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01 Giu 2016

Morto il 35 per cento dei coralli a nord della Grande Barriera Corallina

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E’ stata un’estate insolitamente calda per la Grande Barriera Corallina australiana: uno sbiancamento di massa ha ucciso il 35 per cento dei coralli che si trovano sulle sezioni centrali e settentrionali di questo sistema lungo 2300 chilometri.

E’ stata un’estate insolitamente calda per la Grande Barriera Corallina australiana: uno sbiancamento di massa ha ucciso il 35 per cento dei coralli che si trovano sulle sezioni centrali e settentrionali di questo sistema lungo 2300 chilometri. I numeri sono avvilenti: su 24 degli 84 gruppi esaminati, il 50 per cento dei coralli era morto, inclusi esemplari che avevano tra 5 e 100 anni. “E per rimediare non ci aspettiamo che passi meno tempo – certamente non potremo farcela in soli 10 anni” ha commentato Terry Hughes, direttore dell’Australian Research Council Center of Excellence for Coral Reef Studies di Townsville.

Qualche mese fa, una ricerca condotta tramite osservazione aerea aveva portato alla luce uno sbiancamento grave ed esteso in circa due terzi dei coralli della parte settentrionale della barriera; la causa, una combinazione del global warming e di El Niño, fenomeno periodico che che sposta acque equatoriali del Pacifico e riscalda le acque della zona costiera di questa area.

Di fronte a temperature troppo elevate, i coralli tendono a perdere le loro alghe simbiotiche colorate (della famiglia delle Zooxanthellae) e diventano bianchi, secondo un fenomeno distruttivo che spesso porta alla morte dei coralli.

Il gruppo di scienziati, nella nuova ricerca, ha scoperto che la parte meridionale della barriera era stata in gran parte risparmiata, con solo il 5 per cento di mortalità. Le barriere al largo della costa occidentale australiana avevano invece sofferto di un vasto sbiancamento, con la morte del 15 per cento dei coralli. Alcuni altri coralli, invece, erano sopravvissuti per mesi allo sbiancamento iniziale e avevano poi recuperato gradualmente il loro colore, ma avevano comunque subito danni alla crescita e alla riproduzione.

Secondo Hughes, quello a cui stiamo assistendo attualmente è il peggiore tra i tre grandi eventi di sbiancamento che si sono verificati negli ultimi 18 anni e il riscaldamento globale renderà sempre più frequenti questi fenomeni, riducendo sempre di più le possibilità di recupero dei coralli.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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