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14 Gen 2019

Quali sono state le 10 personalità scientifiche del 2018 più influenti secondo Nature?

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Anche per il 2018, Nature ha stilato la Top 10 delle personalità che si sono distinte nel mondo della scienza. Percorriamo insieme le storie dei protagonisti di scoperte, progetti e rivoluzioni.

Anche per il 2018, Nature ha stilato la Top 10 delle personalità che si sono distinte nel mondo della scienza. Percorriamo insieme le storie dei protagonisti di scoperte, progetti e rivoluzioni.

 

Genetica, tra passato e futuro

 

Anche tra i profani della ricerca, He Jiankui è lo scienziato che ha maggiormente monopolizzato l’attenzione della comunità scientifica e dei media nell’anno passato: ricercatore della Southern University of Science and Technology of China di Shenzhen, ha affermato a fine novembre, poco prima della sua partecipazione all’International Meeting on Genome Editing, di aver effettuato il primo editing genomico su embrioni, divenuti poi le gemelle Lulu e Nana. Jiankui avrebbe adoperato la tecnica CRISP-Cas9 per immunizzare le bambine dall’HIV: buone intenzioni che, nell’applicazione, nascondono molti problemi medici ed etici.
Questioni di privacy sono, invece, state sollevate sul lavoro di Barbara Rae-Venter, esperta di genealogia genetica, che ha permesso di catturare un feroce criminale, attivo in California tra gli anni Settanta e Ottanta, analizzandone il DNA e trovando, dal confronto con una banca dati genealogica pubblica, delle possibili corrispondenze con parenti registrati.
Si è spinta in un passato ancora più lontano Viviane Slon, la paleogenetista che ha esaminato il DNA di una donna di circa 90.000 anni fa, rivelandone una straordinaria parentela: era, infatti, figlia di una neandertaliana e un denisoviano.

 

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Dal grafene allo spazio

 

Dalla genetica passiamo alla fisica. Nei magnifici 10 troviamo Yuan Cao: a soli 21 anni ha ottenuto risultati più che promettenti dai suoi studi sul grafene, scoprendo che due fogli di questo materiale sono in grado di trasformarsi in isolanti o superconduttori, modificandone angoli di rotazione e condizioni quali la presenza e intensità di un campo elettrico e la temperatura in cui si opera.
Alziamo lo sguardo verso il cielo e proseguiamo il nostro elenco con Anthony Brown, il mappatore di stelle, l’astronomo che ha coordinato il progetto Gaia. Questa missione dell’ESA è finalizzata alla raccolta di dati per realizzare la più precisa mappa tridimensionale della nostra galassia, la Via Lattea, sondando più di un miliardo di stelle. Il 25 aprile 2018 è stato rilasciato il secondo catalogo dei dati raccolti, un lavoro immane di elaborazione e interpretazione che Brown ha guidato e che, come ha dichiarato, è diventato parte di lui, avendoci dedicato oltre vent’anni della propria vita.
C’è anche il cacciatore di asteroidi, Makoto Yoshikawa, che ha condotto la missione Hayabusa-2 della JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), alla scoperta dell’asteroide 162173 Ryugu. Un dettaglio romantico: Nature riporta che Yoshikawa ha cominciato a nutrire la sua passione per questi corpi celesti sin da bambino, quando lesse Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

 

Lasciare un segno nella società

 

Il 2018 è stato anche l’anno in cui la lotta per le pari opportunità e l’uguaglianza ha avuto una svolta epocale, anche negli ambienti della cultura e della ricerca. Lo sa bene Jess Wade, presente nell’elenco delle 10 personalità più influenti dell’anno appena passato: fisica dei polimeri presso l’Imperial College di Londra, si è da sempre impegnata nella promozione della diversità. Una tra queste attività è la redazione e modifica di pagine di Wikipedia affinché donne e minoranze appartenenti alla comunità scientifica non siano sottostimate. Per una cultura scientifica più accessibile sta, invece, combattendo Robert-Jan Smits, funzionario dell’Unione europea e ideatore di Plan S, un’iniziativa per la pubblicazione open access. Il progetto prevede che gli articoli scientifici risultanti da ricerche finanziate con fondi pubblici siano pubblicati su riviste o piattaforme open access, ossia con accesso libero e senza restrizioni.

 

Salvare il nostro pianeta

 

Non potevano mancare all’appello due donne che svolgono ruoli di rilievo nella protezione dell’ambiente. Valérie Masson-Delmotte è una climatologa e ha rivestito un ruolo significativo nell’elaborazione del report speciale sul riscaldamento globale pubblicato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change nell’ottobre del 2018.
Last but not least (ultima ma non per importanza), Bee Yin Yeo: dapprima scienziata interessata alla riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili, successivamente entrata in politica nel suo paese, Yeo è ora ministro dell’energia, della scienza, della tecnologia, dell’ambiente e dei cambiamenti climatici in Malesia. Tra le sue battaglie c’è quella per l’eliminazione degli oggetti di plastica monouso e lo sviluppo di materiali biodegradabili.

 

Prendendo spunto dagli studi di Viviane Slon, ci proponiamo l’articolo sulla paleogenetica di Alessandra Maria Adelaide Chiotto, “Quel po’ di Neanderthal (e Denisova) che c’è in noi”. Se vi interessa conoscere cosa abbiamo in comune con i nostri “cugini” del Paleolitico, non vi resta che acquistare l’articolo singolarmente o l’intero numero di Sapere in cui è pubblicato.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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