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02 Gen 2017

Scienza: le cinque notizie più “strane” del 2016

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Nel 2016 che si è appena concluso sono state varie le notizie scientifiche curiose. Vediamone alcune.

Nel 2016 che si è appena concluso sono state varie le notizie scientifiche curiose. Vediamone alcune.

 

 

 

 

1) Svelato il mistero degli echi della ionosfera

Nel 1962, i ricercatori del Radio Osservatorio Jimarca, in Perù, notarono qualcosa di particolare: qualche onda radio lanciata nello spazio tornava indietro, come se ‘rimbalzase’ contro qualcosa nella parte più alta dell’atmosfera, tra 130 e 160 chilometri di altezza. Fino al 2016, la ragione di questo fenomeno non è stata compresa. Quest’anno i ricercatori hanno capito, grazie a simulazioni si supercomputer, che tutto nasce dal Sole. Quando la luce solare colpisce la ionosfera, in cui nascono questi 2echi”, strappano via elettroni a questo strato atmosferico e queste particelle schizzano via facendo vibrare come corde di violoncello le masse delle circostanti moelcole. Queste vibrazioni formano come una sorta di “schiuma” abbastanza forte da respingere le onde radio.

 

2) Un nuovo stato della materia

Nel 2016 è stata scoperta una nuova forma di materia. I ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory in Tennessee l’hanno creata bombardando strati di cloruro di rutenio alfa con neutroni. In questo modo è stato creato lo spin quantico liquido, con particelle che sono in uno stato di caos come le molecole d’acqua. Si tratta di uno stato supposto teoricamente nel 1973 dal fisico Phil Anderson e mai osservato in natura. Anderson ha ipotizzato che nell’ambito della fisica della materia condensata particolari materiali magnetici possono trovarsi in uno stato chiamato spin quantico liquido: in questo stato, le particelle continuano a rimescolarsi anche alle temperature più basse e non si riordinano (come avviene invece nel caso, per esempio, dell’acqua che diventa ghiaccio).

 

 
3) Un nuovo “vicino” per la Terra [credit ESO]

Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra (dopo il Sole, naturalmente) potrebbe avere un pianeta nella sua zona abitabile. Lo hanno scoperto ad agosto gli scienbziati della NASA captando una piccola perturbazione della luce in arrivo da questa nana rossa. Secondo i modelli dei ricercatori, questo pianeta potrebbe avere una massa pari a 1,3 volte quella della Terra, potrebbe possedere un’atmosfera e sarebbe intermente ricoperto da un oceano profondo (potenzialmente favorevole alla vita).

 

 

4) La macchia rossa di Caronte [credit NASA]

Nel 2015, la sonda New Horizons ha esplorato Plutone e le sue lune. Sulla più grande di esse, Caronte, ha scoperto una sorta di macchia rossa al polo nord. A settembre, gli scienziati della NASA hanno capito di che si tratta: Caronte ha attirato alcuni gas atmosferici perduti da Plutone, che è un pianeta piccolo e con una atmosfera gravitazionale non sufficiente a trattenere completamente la sua atmosfera, dando origine a reazioni chimiche che hanno poi causato la macchia. 

In particolare, Caronte ha attirato metano dall’atmosfera di Plutone e, a causa della sua gelida temperatura, lo ha congelato ai poli; qui, la radiazione cosmica strappa via l’idrogeno dal metano e lascia dietro di sé il solo carbonio. Gli atomi si combinano tra loro e formano composti organici complessi chiamati “tholins”, che sono responsabili della macchia rossa di Caronte.

 

 

5) Una testa particolarmente lunga

Nel corso della storia, l’ideale della bellezza ha avuto diverse declinazioni. Per esempio, a volte si praticavano interventi per rimodellare il cranio, per esempio allungandolo. A giugno, gli scienziati hanno ritrovato il cranio di una donna dell’antica cultuira coreana Silla che sembrava avere questa strana forma naturalmente. Gli antropologi, vicino alla città di Gyeongju, hanno ritrovato il cranio risalente al regno di Silla (57 a.C. – 935 d. C.): la donna era nella sua terza decade di età e aveva una testa con una lunghezza pari a oltre il 75 per cento della sua larghezza. Sebbene i Silla eseguissero abitualmente il rimodellamento cranico, usando mattoni o pannelli applicati sulla testa sin da bambini, è probabile che la testa rinvenuta avesse quelle caratteristiche come una normale conformazione.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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