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20 Set 2019

I vincitori dell’IgNobel 2019: dai benefici della pizza alla cacca del vombato

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È dal 1991 che gli scienziati di tutto il mondo possono sperare di ricevere un nuovo premio per le loro ricerche. Non sarà un riconoscimento blasonato come un premio Nobel ma è sicuramente più divertente, popolare e aiuta a riflettere. Di cosa si tratta? È l’IgNobel.

È dal 1991 che gli scienziati di tutto il mondo possono sperare di ricevere un nuovo premio per le loro ricerche. Non sarà un riconoscimento blasonato come un premio Nobel ma è sicuramente più divertente, popolare e aiuta a riflettere. Di cosa si tratta? È l’IgNobel.

 

Cos’è l’IgNobel?

 

L’IgNobel, giunto alla sua ventinovesima edizione, è assegnato ogni anno agli scienziati le cui ricerche fanno ridere e in seguito riflettere: sono studi che possono sembrare strani, curiosi e persino inutili, ma non lo sono. Come spiegato nel sito ufficiale, i premi assegnati vogliono “celebrare l’inusuale, onorare la fantasia e spronare l’interesse della gente verso la scienza, la medicina e la tecnologia”. Molti si chiedono se questa manifestazione non ridicolizzi la scienza. Sempre sul sito, gli organizzatori rispondono: “Noi onoriamo risultati che fanno ridere le persone e quindi pensare. I buoni risultati possono essere anche strani, divertenti e persino assurdi. Così anche i cattivi risultati. Tanta buona scienza viene attaccata per la sua assurdità. Tanta cattiva scienza è venerata nonostante la sua assurdità”.
I premi IgNobel – da notare il gioco di parole tra Nobel e ignoble, ignobile – sono organizzati dal magazine Annals of Improbable Research e co-sponsorizzati dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students e dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association. La cerimonia si tiene ogni settembre nel Sanders Theatre di Harvard, dove dei veri premi Nobel consegnano il riconoscimento ai vincitori. Il gala è anticipato dalle Ig Informal Lectures, delle presentazioni riguardanti le ricerche premiate, tenute dai vincitori negli spazi del MIT- Massachusetts Institute of Technology. Qui sotto le lectures di quest’anno:

 

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Dai benefici della pizza italiana a una strana asimmetria
 

Iniziamo con il premio assegnato agli italiani, che non poteva non concentrarsi su uno dei simboli del nostro paese: la pizza. Bene, sono i risultati che molti di noi speravano venissero raggiunti: Silvano Gallus ha ricevuto l’onorificenza per aver raccolto prove a favore dell’ipotesi secondo cui la pizza – se preparata e mangiata in Italia – protegga da alcune patologie, tra cui l’infarto e il cancro.
Un’altra sorpresa, che probabilmente vi farà rimanere senza parole, arriva dalla Francia: Roger Mieusset e Bourras Bengoudifa, hanno misurato l’asimmetria nella temperatura dello scroto di uomini nudi e vestiti, scoprendo che il fenomeno è parecchio accentuato nei postini. Sembra un esperimento quasi comico ma questi dati sono utili nello studio delle cause di infertilità.

 

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Scoperte sporche: i batteri che crescono sul denaro e una cacca cubica

 

Gli scienziati sanno anche “pescare nel torbido”. L’IgNobel per l’economia è andato a Habip Gedik, Timothy A. Voss e Andreas Voss, per aver verificato in quale paese le banconote sono portatrici di batteri pericolosi. La moneta in cui Staphylococcus aureus, Escherichia coli e altri “simpatici amici” sopravvivono, permettendo la loro trasmissione attraverso il passaggio di mano in mano di banconote, è il leu romeno, a causa della sua struttura polimerica.
C’è poi una ricerca che ha fatto il giro del mondo e non poteva non figurare tra i vincitori. Stiamo parlando delle feci dei vombati e della loro forma cubica. I vombati sono marsupiali australiani, erbivori, e misteriosamente i loro escrementi sono dei cubetti del lato di pochi centimetri. Patricia Yang, Alexander Lee, Miles Chan, Alynn Martin, Ashley Edwards, Scott Carver e David Hu hanno scoperto che nella parte finale dell’intestino di questi animali le feci passano dallo stato liquido a quello solido, composto di cubi separati della lunghezza di 2 centimetri. Il cambiamento è legato alla variazione delle proprietà elastiche della parete dell’intestino secondo determinate direzioni. Vi chiederete come potrebbe cambiare la vostra vita uno studio di questo tipo? Questi risultati ci regalano spunti per lo sviluppo di nuove tecniche manifatturiere per produrre strutture non simmetriche usando tessuti molli.

 

Un occhio ai più piccoli: quanta saliva producono e un nuovo metodo per cambiare pannolini

 

Il mondo dei bambini è colmo di fenomeni buffi e problemi da risolvere: un vero tesoro in cui trovare l’idea per una ricerca divertente e utile allo stesso tempo. I bimbi molto piccoli sbavano, alcuni parecchio. Ma quanta saliva può produrre un bambino di 5 anni in un giorno? Lo hanno stimato Shigeru Watanabe, Mineko Ohnishi, Kaori Imai, Eiji Kawano e Seiji Igarashi, che hanno ricevuto il premio per la chimica. Il riconoscimento è stato ritirato da Shiguru Watanabe e da suo figlio, ormai adulto, che 35 anni fa fu uno dei soggetti esaminati nella sperimentazione.
E il cambio dei pannolini? Una macchina che possa farlo al posto dei genitori è il sogno proibito di molti. Ci ha pensato Iman Farahbakhsh, che ha inventato uno strumento per lavare e cambiare i pannolini.
Questi sono solo alcuni dei vincitori. Aspettiamo con impazienza l’IgNobel 2020, con altre straordinarie quanto pazze scoperte.

 

Ritorniamo ai Nobel ufficiali raccontandovi la storia del loro ideatore e fondatore. Lo facciamo attraverso l’articolo di Sergio Dellonte, “Alfred Nobel e il premio Nobel”, pubblicato nel numero di ottobre 2015 di Sapere.

 

Credits immagine: foto di Pixabay da Pexels

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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