È il giorno 5000 per Opportunity che scatta una foto a una suggestiva alba su Marte. Usando le tecniche di sonificazione dei dati, gli scienziati hanno creato un brano musicale a partire dall’immagine catturata dal rover. Solo un gioco da nerd? No, questo tipo di elaborazione di informazioni può essere applicato in maniera utile anche in altri ambiti scientifici.
È il giorno 5000 per Opportunity che scatta una foto a una suggestiva alba su Marte. Usando le tecniche di sonificazione dei dati, gli scienziati hanno creato un brano musicale a partire dall’immagine catturata dal rover. Solo un gioco da nerd? No, questo tipo di elaborazione di informazioni può essere applicato in maniera utile anche in altri ambiti scientifici.
Un regalo di Opportunity
La trasformazione di una fotografia in musica è stata eseguita da uno scatto del mitico rover Opportunity, che ha fornito fotografie del Pianeta rosso alla NASA dal 2004 a pochi mesi fa, quando una tempesta di polvere ha interrotto le comunicazioni con la Terra. Gli scienziati stanno continuando a cercare di ristabilire i contatti con il “Oppy” ma, nel frattempo, i preziosi dati che ci ha inviato vengono ancora elaborati e questo ne è un esempio.
Dall’immagine al suono
I ricercatori hanno realizzato il brano scansionando l’immagine, pixel dopo pixel, da sinistra a destra, raccogliendo le informazioni riguardanti la luminosità e il colore e combinandole a loro volta con l’elevazione del terreno. Hanno, in seguito, usato un algoritmo per assegnare a ciascun elemento uno specifico tono e una melodia. Le armonie tranquille e lente che ascolterete nel video sono la conseguenza dello sfondo scuro e i suoni più alti e intensi che udirete a circa metà della registrazione sono stati prodotti dalla traduzione in suoni del disco solare. Gli autori di questo studio, Domenico Vicinanza dell’Anglia Ruskin University e Genevieve Williams della University of Exeter, hanno presentato la première mondiale del pezzo, intitolato Mars Soundscapes (Paesaggi sonori di Marte) presso lo stand della NASA, in occasione della Supercomputing SC18 Conference di Dallas. Il brano è stato riprodotto usando altoparlanti standard e trasduttori di vibrazione, in modo da poter far sentire al pubblico le vibrazioni attraverso il tocco delle mani.
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Non solo musica: applicazioni scientifiche
Domenico Vicinanza, direttore del gruppo di ricerca Sound and Game Engineering (SAGE) dell’Anglia Ruskin University, ha sottolineato come questa tipologia di elaborazione di dati possa essere applicata in contesti meno “ludici”: “Siamo assolutamente elettrizzati riguardo alla presentazione di questo lavoro su un così affascinante pianeta. La sonificazione delle immagini è una tecnica davvero flessibile per esplorare la scienza e può essere adoperata in numerosi domini, dallo studio delle caratteristiche della superficie e dell’atmosfera di alcuni pianeti, all’analisi dei cambiamenti meteorologici o per rilevare eruzioni vulcaniche. In medicina, può fornire agli scienziati nuovi metodi per analizzare la presenza di determinate forme e colori, una cosa particolarmente utile nella diagnostica per immagini“.