In questi giorni di festa molti di noi avranno gustato una grande varietà di cibi e bevande e goduto di tutti questi sapori legati all’atmosfera natalizia. La scienza, però, ci racconta che non tutti abbiamo percepito nello stesso modo la dolcezza del panettone, il sentore salino dei frutti di mare, l’onda di calore di un superalcolico o l’amaro del caffè. Gli esseri umani, infatti, si dividono in non gustatori, gustatori e super gustatori. Cosa comporta questa classificazione? Scopriamolo insieme.
In questi giorni di festa molti di noi avranno gustato una grande varietà di cibi e bevande e goduto di tutti questi sapori legati all’atmosfera natalizia. La scienza, però, ci racconta che non tutti abbiamo percepito nello stesso modo la dolcezza del panettone, il sentore salino dei frutti di mare, l’onda di calore di un superalcolico o l’amaro del caffè. Gli esseri umani, infatti, si dividono in non gustatori, gustatori e super gustatori. Cosa comporta questa classificazione? Scopriamolo insieme.
Quando meno è meglio
La definizione “super gustatore” fa pensare subito a una persona dotata di un qualche super potere: chef e sommelier sopraffini, in grado di riconoscere qualsiasi sfumatura di sapore traendone il massimo appagamento. Purtroppo non è così: è vero che un super gustatore sente in maniera più intensa di un non gustatore e di un gustatore ma, proprio questa amplificazione, lo espone a esperienze gustative non esattamente piacevoli. Un esempio è quello della birra, che potrebbe risultare insopportabilmente amara.
Questione di papille
Qual è la differenza tra non gustatori, gustatori e super gustatori? Il segreto risiede nella densità di papille presenti sulla loro lingua. Facciamo un passo indietro per capire meglio. Sulla superficie superiore della lingua ci sono le papille gustative la cui funzione principale è percepire i sapori dei cibi. Possono essere di tre tipi: fungiformi, localizzate nella regione anteriore della lingua, fogliate, posizionate ai lati, e circumvallate, a formare una V alla base della lingua. In ogni tipologia si trovano un certo numero di bottoni gustativi, contenenti a loro volta dalle 50 alle 150 cellule gustative, i veri e propri recettori chimici. Un super gustatore ha una densità di papille gustative pari a più di 30 per 100 mm2, un gustatore da 15 a 30 papille per 100 mm2, infine un non gustatore meno di 15.
Try this at home
Secondo alcuni studi il 50% degli esseri umani appartiene al gruppo dei gustatori, il 25% ai super gustatori e il restante 25% è non gustatore. Siete curiosi di scoprire il livello delle vostre capacità gustative? Risciacquate con del vino rosso il cavo orale facendo in modo che la lingua ne venga bagnata sufficientemente. A questo punto dovrebbero essere visibili, sullo sfondo violaceo dato dalla bevanda, delle piccole protuberanze di tessuto: ecco le vostre papille. Per quantificarne la densità, poggiate sulla superficie la parte forata di un foglio di un quaderno ad anelli. Il diametro del foro è solitamente di circa 6 mm. Contate il numero di papille presenti: se sono meno di 4 siete non gustatori, tra 4 e 8 gustatori, se superate le 8 potrete vantarvi di essere tra i super gustatori.
Sempre a proposito di gusto, se vi interessa capire perché ci piacciono così tanto zuccheri e grassi, leggete l’articolo “Superdolci” di Hervé This acquistando il numero di aprile di Sapere.