Skip to main content

13 Nov 2017

Siamo soli nell’Universo? La storia dell’avvistamento dell’Apollo 16

Home News Strange Science

L’idea che ci possano essere altre forme di vita nell’Universo ci affascina. Un esempio recente di questa ossessione – che  spesso è causa di circolazione incontrollata di notizie false in rete – è il celebre annuncio di Anonymous del giugno scorso: il gruppo di hacker attivisti aveva diffuso un video in cui si ipotizzava che la Nasa stesse per annunciare la scoperta di vita extraterrestre. La delusione di molti fu bruciante quando l’Agenzia spaziale americana smentì categoricamente il leak. Esiste, però, una storia molto interessante di un presunto avvistamento da parte della missione Apollo 16.

L’idea che ci possano essere altre forme di vita nell’Universo ci affascina. Un esempio recente di questa ossessione – che  spesso è causa di circolazione incontrollata di notizie false in rete – è il celebre annuncio di Anonymous del giugno scorso: il gruppo di hacker attivisti aveva diffuso un video in cui si ipotizzava che la NASA stesse per annunciare la scoperta di vita extraterrestre. La delusione di molti fu bruciante quando l’Agenzia spaziale americana smentì categoricamente il leak. Esiste, però, una storia molto interessante di un presunto avvistamento da parte della missione Apollo 16.

 

 

UFO – Unidentified Flying Object

 

 

La parola UFO è l’acronimo di “Unidentified Flying Object”, oggetto volante non identificato. Fu così che venne definito ciò che si scorgeva da un video di quattro secondi girato dagli astronauti John Young, Thomas Mattingly e Charles Duke, durante il viaggio di ritorno della missione Apollo 16, nel 1972. Sembrava proprio una di quelle astronavi che Hollywood mostrava nei suoi film di fantascienza. Una prima prova dell’esistenza degli alieni?

 

 

 

banner articoli sapere

 

 
L’analisi delle immagini

 

 

Anni dopo il Johnson Space Center’s Image Science and Analysis Group analizzò le immagini con le più recenti tecniche a disposizione. L’oggetto che era possibile intravedere nei fotogrammi del video non era un mezzo di locomozione extraterrestre ma l’asta e il faro per le attività extraveicolari dello stesso mezzo spaziale della NASA.

 

 

 
I want to believe

 

 

Un’altra vicenda della storia recente testimonia il desiderio di credere che ci sia vita nell’Universo è la celebre trasmissione radiofonica della CBS, andata in onda il 30 ottobre del 1938. Un giovanissimo Orson Welles, ispirato dal romanzo “La Guerra dei Mondi” di H.G. Wells, mise in scena una finta cronaca giornalistica dell’invasione della Terra – a partire dall’americano New Jersey – da parte di un esercito marziano. In tantissimi credettero al racconto e il panico non tardò a propagarsi tra gli ascoltatori attoniti.

 

 

 

Esiste la possibilità di trovare vita – e in particolare vita intelligente – in altri luoghi? Quali sono le condizioni necessarie affinché questa si sviluppi al di fuori del nostro pianeta? Quali ricerche stanno portando avanti gli scienziati in questo ambito? Lo potrete scoprire acquistando e leggendo l’articolo “La ricerca della vita nell’Universo”, nel numero di Sapere di ottobre.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729