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08 Mar 2017

Cambiamenti climatici: l’80% degli oceani del mondo “stressati” entro il 2050

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Gli ecosistemi marini dei quattro quinti degli oceani del mondo potrebbero essere sottoposti a stress entro il 2050 se non saranno compiute azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Gli ecosistemi marini dei quattro quinti degli oceani del mondo potrebbero essere sottoposti a stress entro il 2050 se non saranno compiute azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici. Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications, tuttavia, prendere oggi misure che rallentino il ritmo del cambiamento climatico potrebbe allungare di 20 anni il periodo senza stress, il che darebbe agli ecosistemi marini più tempo per adattarsi ai cambiamenti climatici.

 

Quali sono i fattori che influenzano lo “stress” dei mari?

Gli ecosistemi marini forniscono la fonte di proteine ​​primaria per una persona su te, nel mondo, eppure la struttura e il funzionamento di questo tipo di ecosistemi è minacciata dai cambiamenti climatici. Struttura e funzionamento che, insieme alla sua capacità di adattamento, sono influenzati da quattro fattori primari di stress:

  • il pH
  • la temperatura
  • la concentrazione di ossigeno
  • la disponibilità di cibo

Finora, gli scienziati non sono riusciti a stabilire con certezza le conseguene dell’effetto combinato di questi fattori, in un contesto di riscaldamento globale.

 

La minaccia entro il 2050

Stephanie Henson e colleghi del Centro di Oceanografia Nazionale di Southampton, nel Regno Unito, hanno utilizzato simulazioni numeriche per determinare il momento in cui l’influenza dei cambiamenti climatici su questi fattori porterà alla comparsa di condizioni in cui l’ecosistema marino non è più in grado di adattarsi e c’è un’elevata probabilità che si verifichi la migrazione delle specie. Gli autori hanno mostrato che, continuando come si sta facendo adesso, entro il 2050, nell’86 per cento degli oceani le condizioni supereranno la variabilità naturale, minacciando l’ecosistema marino così come lo conosciamo.

 

L’effetto della mitigazione

Gli scienziati hanno poi sviluppato le loro simulazioni in uno scenario in cui vengono messe in campo misure di mitigazione (sulla base dei documenti presentati durante la COP21) dei cambiamenti climatici e in questo caso si è ottenuto che la percentuale degli oceani più colpiti, entro i prossimi 15 anni, si riduce al 34 per cento. Se attuata, questa azione mitigatrice potrebbe fornire all’ecosistema marino il tempo sufficiente per rispondere ai cambiamenti climatici in modo ottimale.

 

Per saperne di più:
El Niño: dal Pacifico equatoriale all’intero globo
Antropocene: alleanza e conflitto tra uomo e natura
Il ponte del consenso e le cause del riscaldamento globale

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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