“Durante gli ultimi quattro giorni i livelli di CO2 a Cape Grim hanno superato 400 parti per milione (ppm)”. E’ questo il contenuto dell’e-mail che Paul Krummel, scienziato atmosferico del Commonwealth Scientific and Industrial Organization, ha inviato sabato scorso ai suoi colleghi. Si tratta di un traguardo davvero poco felice che il nostro Pianeta ha tagliato, quindi, la settimana scorsa.
“Durante gli ultimi quattro giorni i livelli di CO2 a Cape Grim hanno superato 400 parti per milione (ppm)”. E’ questo il contenuto dell’e-mail che Paul Krummel, scienziato atmosferico del Commonwealth Scientific and Industrial Organization (CSIRO), ha inviato sabato scorso ai suoi colleghi. Si tratta di un traguardo davvero poco felice che il nostro Pianeta ha tagliato, quindi, la settimana scorsa.
Il livello di anidride carbonica nell’aria del nostro Pianeta sta entrando in un territorio pericoloso. All’inizio dell’età industriale, intorno al 1800, era di circa 280 ppm e secondo gli scienziati, l’accumulo di gas serra ha innalzato la temperatura di circa 1,5 gradi a partire dal 1850. Si stima che una concentrazione di 450 ppm potrebbe essere capace di portare un aumento di due gradi.
Poiché i gas serra come la CO2 e metano stanno alimentando il riscaldamento globale, il raggiungimento di quello che alcuni chiamano il “400 Day” mette in evidenza l’importanza di attenersi all’impegno globale per la riduzione delle emissioni, come quello sottoscritto di recente a Parigi. “Poiché abbiamo raggiunto questa soglia così presto, abbiamo davvero bisogno di ridurre le emissioni in modo drammatico, al fine di rispettare l’accordo sugli obiettivi di Parigi di 2 gradi”, ha commentato Wenju Cai, climatologo del CSIRO.
I dati provenienti dai due strumenti delle Cape Grim Baseline Air Pollution Station in Tasmania saranno inviati ai laboratori del CSIRO di Melbourne per essere analizzati e ulteriormente studiati. Cape Grim è uno dei tre osservatori in prima linea nel programma di Global Atmosphere Watch della World Meteorological Organization, insieme alle stazioni a Mauna Loa, nelle Hawaii, e Pt. Barrow, in Alaska. Le osservazioni effettuate a Mauna Loa hanno rivelato per la prima volta un superamento, di breve durata, del valore di 400 ppm di anidride carbonica a maggio 2013. Da quel momento, questa soglia è stata attraversata (per brevi periodi) ogni anno.
La particolarità di Cape Grim è che si tratta di una stazione posta in un luogo in cui, a causa di cicli stagionali molto piccoli e della presenza di fortissimi venti, l’aria è molto pulita. Quindi, il superamento del livello di 400 ppm di CO2 è un segnale d’allarme che fa destare preoccupazioni per la concentrazione dell’anidride carbonica in tutto il resto del mondo.
[Immagine: la stazione di Cape Grim in Tasmania, Australia, credit CSIRO]