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21 Gen 2019

Cosa sta succedendo al polo nord magnetico?

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Senza la sua localizzazione non potremmo usare il navigatore della nostra automobile o Google Maps sul nostro smartphone. È il polo nord magnetico della Terra e, proprio in questi giorni, è giunta notizia che si stia spostando molto velocemente e in maniera inaspettata.

Senza la sua localizzazione non potremmo usare il navigatore della nostra automobile o Google Maps sul nostro smartphone. È il polo nord magnetico della Terra e, proprio in questi giorni, è giunta notizia che si stia spostando molto velocemente e in maniera inaspettata.

 

Il campo magnetico terrestre e il Modello Magnetico Mondiale

 

Cos’è il polo nord magnetico e perché è così importante conoscere la sua posizione per utilizzare tutti i sistemi di navigazione e geolocalizzazione? Il nostro pianeta possiede un campo magnetico che, come quello generato da una comune calamita, è un dipolo, ossia ha due estremità, un polo nord e un polo sud. Per convenzione, l’orientazione di un dipolo magnetico è rappresentata da una freccia che va dal polo sud al polo nord e il suo campo magnetico è quindi descritto con un insieme di linee invisibili che curvano nello spazio intorno al magnete stesso. Per facilitare la nostra comprensione di questo fenomeno potremmo pensare che il campo magnetico terrestre sia prodotto da una barra magnetica posta all’interno del pianeta. Il polo nord di questa barra giace vicino al polo sud geografico della Terra, viceversa il polo sud magnetico si trova in prossimità del polo nord geografico. Però, sempre per convenzione, geologi e geografi si riferiscono al polo magnetico vicino al nord geografico come a quello nord e analogamente fanno con quello meridionale. In questo modo è mantenuta la corrispondenza nella direzione indicata dalle bussole.
Ne consegue che il polo nord magnetico non corrisponde esattamente al polo nord geografico ma è sfasato di alcune centinaia di chilometri. Inoltre, i poli magnetici non sono fissi ma si spostano, percorrendo decine di chilometri ogni anno, ed è per questo che è necessario aggiornare il Modello Magnetico Mondiale: la cartografia del campo geomagnetico, prodotta grazie all’elaborazione di tutti i dati disponibili a scala planetaria e tenendo conto di tutte le variazioni avvenute, pubblicata ogni 5 anni. La versione più recente è del 2015, quindi avremmo dovuto attendere il 2020 per la prossima revisione, ma qualcosa sta accadendo al polo nord.

 

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Cosa sta accadendo?

 

La parte più interna del nostro pianeta è rappresentata da un nucleo di natura ferrosa che, a sua volta, è formato da una zona solida circondata da una liquida. È proprio il movimento della parte liquida attorno a quella solida che genera in gran parte il campo magnetico. Esso, con il passare del tempo, cambia seguendo le variazioni di questi flussi profondi ma negli ultimi anni si sta modificando più velocemente di quanto previsto. Come riportato da un articolo pubblicato su Nature, il problema sembra essere dovuto sia al movimento dei poli, sia ad altri spostamenti all’interno del pianeta. Un esempio è il fenomeno registrato dalla missione Swarm dell’ESA, i cui satelliti hanno osservato un’accelerazione di una parte del campo magnetico al di sotto dell’area settentrionale del Sud America e dell’Oceano Pacifico orientale.
Nel 2018, i ricercatori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e del British Geological Survey di Edimburgo, che stavano svolgendo il loro controllo annuale del Modello Magnetico Mondiale, affinché comprendesse tutte le variazioni del campo magnetico terrestre, hanno osservato nella rappresentazione un grado di inaccuratezza tale da superare l’errore nelle misure accettabile per la navigazione. Agli eventi di cui abbiamo già accennato si è infatti sommato, in seguito, lo spostamento del polo nord magnetico: se a metà degli anni Novanta è passato da una velocità di 15 chilometri per anno a 55 e nel 2001 è entrato nell’oceano Artico, arrivati nel 2018 ha attraversato l’International Date Line nell’emisfero orientale. Ora sta puntando verso la Siberia

 

Possibili spiegazioni e repentine correzioni

 

A cosa sono dovuti questi cambiamenti del campo geomagnetico? Secondo gli scienziati eventi come quello del 2016 potrebbero essere legati alle onde “idromagnetiche” che si formano nel nucleo, mentre il rapido movimento del polo nord potrebbe essere dovuto a un getto ad alta velocità di ferro liquido al di sotto del Canada. Ciò avrebbe indebolito il campo magnetico in quel luogo, portando così allo spostamento verso la Siberia. E per quanto riguarda le correzioni del Modello Mondiale Magnetico? Gli scienziati hanno esaminato tre anni di dati recenti, tra cui quelli relativi all’impulso geomagnetico del 2016, ottenendo correzioni il cui rilascio è stato posticipato al 30 gennaio a causa dello shutdown, il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti d’America. La nuova versione dovrebbe risultare accurata fino all’aggiornamento regolarmente previsto per il 2020.

 

A proposito di viaggi e poli, siete curiosi di leggere il racconto del viaggio intrapreso da Elena Ioli, insieme ad altre scienziate, in Antartide? Se la risposta è affermativa, acquistate e leggete l’articolo “Le regine delle nevi: una spedizione al femminile in Antartide”, pubblicato nel numero di agosto 2018 di Sapere.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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