Il vulcano Calbuco, in Cile, ha eruttato per ben due volte nelle ultime 24 ore. All’eruzione di mercoledì, che aveva scatenato il panico, è seguita quella del giorno dopo e attualmente, secondo dati ministeriali, in alcuni luoghi si è registrata una copertura con uno strato di cenere di circa 60 centimetri.
Il vulcano Calbuco, in Cile, ha eruttato per ben due volte nelle ultime 24 ore. All’eruzione di mercoledì, che aveva scatenato il panico, è seguita quella del giorno dopo e attualmente, secondo dati ministeriali, in alcuni luoghi si è registrata una copertura con uno strato di cenere di circa 60 centimetri. Secondo il Servizio Geologico Nazionale, la seconda eruzione è stata anche più potente della prima e in queste ore si è alzata una colonna di ceneri e altri materiali alta decine di chilometri. Le autorità hanno diramato la massima allerta (allarme rosso) per le città di Puerto Montt e Puerto Varas, in Cile meridionale, sulle quali troneggia il vulcano Calbuco (alto 2 chilometri) e che si trovano nella turistica regione dei laghi. Intorno al cratere, per un raggio di circa venti chilometri, è stata stabilita una zona off limits e polizia e militari stanno effettuando l’evacuazione di oltre 4.400 residenti.
L’ultima importante eruzione, per questo vulcano, si era registrata nel 1962 ed era stata seguita da un’eruzione minore dieci anni dopo. Nel 1996 si sono poi verificate emissioni di gas e fumo. Dal punto di vista sismologico, l’Osservatorio vulcanologico della regione meridionale della cordigliera delle Ande ha rilevato circa 140 eventi sismici nel giro di due ore e anche in Argentina è scattata un’allerta, in particolare nella città di Bariloche, che si trova a circa cento chilometri di distanza dal vulcano. Il vulcano Calbuco viene considerato come il terzo più pericoloso tra i novanta vulcani che si trovano in Cile.
[Immagine: l’eruzione del vulcano Calbuco, fonte: BioBioChile.cl, via twitter]