Lo scorso 13 settembre, il ghiacciaio marino artico ha raggiunto la sua estensione minima, che risulta inoltre l’ottava più piccola di sempre.
Lo scorso 13 settembre, il ghiacciaio marino artico ha raggiunto la sua estensione minima. E’ questo quello che emerge dai dati diffusi dal National Snow and Ice Data Center (NSIDC) presso la University of Colorado Boulder, centro supportato dalla NASA. Le analisi dei rilievi satellitari raccolti dalla NASA e dal NSIDC hanno mostrato che quest’anno, il 13 settembre, i ghiacci artici hanno toccato un’estensione pari a 4,64 milioni di chilometri quadrati – la minima, finora, nel 2017 e l’ottava più bassa dal 1978, quando sono iniziate le osservazioni tramite satellite.
Il ghiaccio artico
Il ghiaccio marino artico, lo strato di acqua di mare congelata che copre gran parte dell’Oceano Artico e dei mari vicini, è spesso definito come il “condizionatore d’aria” del Pianeta: la sua superficie bianca fa rimbalzare l’energia solare indietro nello spazio, raffreddando il globo. Il ghiaccio marino cambia la sua estensione con le stagioni: cresce in autunno e in inverno e diminuisce in primavera e in estate. L’estensione minima, che si registra tipicamente a settembre, dalla fine degli anni Settanta è diminuita a un ritmo molto rapido a causa dell’innalzamento delle temperature.
Alte temperature
Quest’anno, le temperature nell’Artico sono state relativamente miti (tenendo conto, ovviamente, delle latitudini elevate di quest’area) e perfino più fresche della media in alcune regioni. Tuttavia, l’estensione minima del ghiacciaio raggiunta in questo 2017 è risultata, alla fine, di ben 610.000 chilometri quadrati al di sotto della media dei minimi relativi al periodo 1981-2010. “Il fatto che i ghiacci marini artici si restringano non ci meraviglia molto, perché era una situazione prevista in un quadro di un clima più caldo; tuttavia, il tasso complessivo della diminuzione è maggiore di quello previsto dalla maggior parte dei modelli climatici di cui disponiamo” hanno spiegato gli scienziati.