Ieri sera, intorno alle 21:00, un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito l’isola di Ischia. L’epicentro è stato localizzato in mare, a nord ovest dell’isola, a circa 5 chilometri di profondità.
Ieri sera, alle 20:57, un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito l’isola di Ischia, seguito da 14 repliche. L’evento è stato avvertito anche lungo la costa flegrea. Centinaia le persone in strada, crolli e danni, distrutta la chiesa del Purgatorio, isolati numerosi alberghi.
Il terremoto
L’epicentro è stato localizzato in mare, a nord ovest dell’isola di Ischia, a circa 5 chilometri di profondità. Inizialmente, era stata stimata una magnitudo di 3.6 e un epicentro a 10 chilometri di profondità. I comuni in cui è stata maggiormente avvertita la scossa sono stati quelli di Lacco Ameno e Casamicciola; in quest’ultimo, che si trova nella parte nord dell’isola a circa 3 chilometri dall’epicentro, si è verificato il crollo di sei abitazioni e si è avuto il primo dei due decessi finora accertati, la morte di una donna colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio. Il cadavere di una seconda donna è stato poi ritrovato sotto le macerie di una casa. Finora, si parla di 36 feriti. La natura del terremoto, da quello che si sa finora, è “tettonica e non vulcanica” stando alle parole di Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Casamicciola e il sisma del 1883
Il comune di Casamicciola fu teatro di un devastante terremoto nel 1883 che fece 2313 morti. La magnitudo, all’epoca, fu di 5.8. e l’evento sbriciolò Casamicciola e buona parte dei villaggi di Forio e Lacco Ameno. Un sisma reso celebre anche dalle memorie di Benedetto Croce, che quella notte del 28 luglio 1883, perse entrambi i genitori. “Nel luglio 1883 mi trovavo da pochi giorni, con mio padre, mia madre e mia sorella Maria, a Casamicciola, in una pensione chiamata Villa Verde nell’alto della città, quando la sera del 29 accadde il terribile tremoto. Ricordo che si era finito di pranzare, e stavamo raccolti tutti in una stanza che dava sulla terrazza: mio padre scriveva una lettera, io leggevo di fronte a lui, mia madre e mia sorella discorrevano in un angolo l’una accanto all’altra, quando un rombo si udì cupo e prolungato, e nell’attimo stesso l’edifizio si sgretolò su di noi” scrive Croce nelle “Memorie della mia vita. Appunti che sono stati adoprati sostituiti dal Contributo alla critica di me stesso”.
Polemiche sulle costruzioni
Un terremoto di magnitudo 4 è ritenuto di moderata intensità e sin dalle prime ore dopo il sisma sono montate le polemiche sul tipo di costruzioni che si sono permesse, nel corso degli anni, sull’isola di Ischia e sul ruolo della prevenzione. “A un anno dal sisma dell’Italia centrale riviviamo di nuovo il dramma del terremoto, che stavolta ha colpito l’isola d’Ischia. Lascia perplesso come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità” ha dichiarato il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Francesco Peduto. Più severa e contestualizzata è la critica di Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania secondo cui, a Ischia, le cause di crolli, evacuazioni e vittime “potrebbero essere ricercate nei fenomeni di amplificazione sismica locale o attribuite alle costruzioni fatiscenti, abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica”.