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22 Set 2017

Una nuova estinzione di massa a partire dal 2100?

Stefano Pisani

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Se le attività umane continueranno a produrre COal tasso attuale, il mondo potrebbe andare incontro a uno sconvolgimento del ciclo del carbonio entro il 2100, prefigurando una nuova estinzione di massa delle specie marine. 

Gli scienziati hanno analizzato i cambiamenti significativi nel ciclo del carbonio degli ultimi 540 milioni di anni, inclusi i cinque eventi globali di estinzione di massa. Sono state così individuate delle “soglie di catastrofe” nel ciclo del carbonio che, se superate, potrebbero portare a un ambiente instabile e, alla fine, a una nuova estinzione di massa.

 

Il ciclo del carbonio e le estinzioni di massa

Negli ultimi 540 milioni di anni, la Terra ha affrontato cinque estinzioni globali di massa che hanno visto uno sterminio diffuso delle specie marine in tutto il mondo. Il ciclo del carbonio sta vivendo un momento di perturbazione significativo che potrebbe portare il Pianeta verso una sesta estinzione di massa? Nell’era moderna, dal XIX secolo le emissioni di anidride carbonica sono aumentate costantemente, ma è stato sempre difficile capire se il recente picco del carbonio potrebbe portare a un evento di estinzione di massa, soprattutto perché è complicato mettere in relazione le antiche anomalie del carbonio, che si sono verificate su una scala di migliaia di milioni di anni, con quelle attuali, che si sono manifestate in poco più di un secolo.

 

Le soglie 

Daniel Rothman e colleghi del Massachusetts Institute of Technology, come si legge sulla rivista Science Advances, suggeriscono che le estinzioni di massa si verifichino se una di due soglie viene oltrepassata: sul lungo periodo, quando i cambiamenti nel ciclo del carbonio si manifestano così rapidamente che l’ecosistema globale non può adattarsi; su una scala temporale più breve, il tasso di velocità dei cambiamenti nel ciclo del carbonio non è importante, invece è importante la grandezza (la “magnitudine”) di questi cambiamenti.

 

Il punto di non ritorno

A partire da queste premesse, gli studiosi prevedono che, a causa del recente aumento delle emissioni di anidride carbonica durante un arco di tempo relativamente breve, potrebbe verificarci una sesta estinzione di massa se gli oceani si troveranno ad assorbire una determinata quantità critica di carbonio. La stima dei ricercatori è che questa quantità corrisponda a 310 miliardi di tonnellate, approssimativamente equivalente alla quantità di carbonio che le attività umane avranno “aggiunto” agli oceani del mondo entro il 2100. Questo non significa che, se questo scenario è valido, ci sarà un’estinzione di massa alla fine del secolo. “Ci vorranno circa 10 mila anni per assistere a disastri ecologici. Tuttavia, nel 2100 il mondo potrebbe aver raggiunto un punto di non ritorno e potrebbe entrare in un territoro sconosciuto. Se continuiamo di questo passo, il ciclo del carbonio non sarà più stabile e quello che accadrà sarà difficilmente prevedibile. Nel passato geologico, processi di questo genere hanno portato a estinzioni di massa” ha spiegato Rothman.

 

La formula matematica

Gli scienziati sono riusciti a ricavare una semplice formula matematica basata su principi fisici fondamentali che mette in relazione la velocità critica e la grandezza dei cambiamenti nel ciclo del carbonio alla scadenza temporale che ci separa rapidamente dal peggio. I ricercatori hanno ipotizzato che questa formula dovrebbe essere in grado di prevedere se l’estinzione di massa, o qualche altro tipo di catastrofe globale, potrebbe avvenire.

Stefano Pisani
Stefano Pisani
Laureato in matematica, è giornalista scientifico freelance, comunicatore scientifico e autore umoristico. 
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