Nel fiorente panorama dell’intelligenza artificiale, modelli come ChatGPT (sviluppato da OpenAI) e Bard (sviluppato da Google) sono emersi come tecnologie leader nel processamento del linguaggio naturale.
Si tratta di reti neurali addestrate su enormi quantità di dati testuali. Sono in grado di svolgere compiti che vanno dal semplice completamento di testo alla generazione di contenuti completi e complessi.
L’IA è creativa?
La questione della creatività in questi modelli è allo stesso tempo entusiasmante ed enigmatica.
Tradizionalmente vista come una qualità umana, la creatività rappresenta la capacità di sintetizzare idee e concetti in modi unici.
Alcuni critici sostengono che algoritmi come ChatGPT si limitino a ricombinare informazioni esistenti, non generando nulla di veramente nuovo o creativo.
Tuttavia, altri segnalano come questo stesso processo di ricombinazione sia al cuore della creatività umana. E se David Hume fosse ancora vivo, di sicuro avrebbe condiviso l’affermazione.
Il filosofo scozzese del XVIII secolo considerava infatti la creatività umana come un prodotto dell’immaginazione e dell’associazione di idee. Secondo Hume, la mente umana è capace di generare nuove idee combinate a partire dalle impressioni sensoriali provenienti dall’esperienza.
La creatività, secondo lui, si basa su una serie di leggi di associazione che connettono idee simili o contigue. Non deriva da un’innata facoltà dell’intelletto, ma è il risultato di un processo mentale naturale e causale.
Egli metteva in discussione il riferimento a una mente creatrice “divina”, affermando che le idee innovative sono il risultato di combinazioni casuali (o causali) di concetti già presenti nell’esperienza umana. Inoltre, criticava la visione di una conoscenza universale e assoluta, sostenendo che la creatività umana è limitata dai confini delle nostre esperienze individuali e dalla nostra capacità di associare idee.
La creatività, quindi, è una forma di imitazione e combinazione di ciò che ci è noto, piuttosto che un atto di creazione ex nihilo.
Da questo punto di vista, anche ChatGPT può essere interpretato come un’entità che applica gli stessi principi di associazione e contiguità delle idee nel suo processo generativo di testo. Perciò alcuni sostenitori non hanno difficoltà a intravederne una forte carica creativa autonoma, ipotizzando che un giorno potrebbe scrivere romanzi o opere stupefacenti.
Queste considerazioni alimentano il dibattito in corso sulla capacità delle macchine di creare arte.
La creatività nella letteratura: quando un’opera è innovativa
Il processo di scrittura di un romanzo illumina il delicato equilibrio sotteso tra creatività e meccanicismi strutturali di supporto.
A volte la scintilla veramente innovativa di un’opera letteraria è riassumibile in una decina di righe; il resto del testo è spesso il risultato di consolidata artigianalità. Ovviamente questa affermazione non vale sempre, ma si può applicare a molti casi.
Lo scrittore di fantascienza Valerio Evangelisti ha sottolineato il suo interesse nello sviluppo della trama rispetto alle “fioriture stilistiche”.
L’Ulisse di James Joyce è considerato innovativo grazie all’“invenzione” del flusso di coscienza come motore generativo dell’opera. Tuttavia, il testo di per sé passa in secondo piano rispetto al concetto sul quale si fonda, tanto è vero che molti ne hanno individuato la genialità, ma pochi sono arrivati al termine della lettura dell’opera.
L’ingegneria del prompt: la simbiosi uomo-macchina
Come nella scrittura tradizionale esiste un distinguo tra fase creativa e fase realizzativa, così lo stesso schema si può presentare nell’uso di un’intelligenza artificiale come ChatGPT.
Nonostante le capacità apparentemente autonome dell’IA, l’intervento umano rimane essenziale.
Il concetto di “ingegneria del prompt” illustra questa relazione tra uomo e macchina. Essa ha a che fare con la creazione dell’input iniziale di testo, detto “prompt”, il quale guida la risposta dell’IA.
È un aspetto cruciale nel lavorare con modelli come ChatGPT e richiede abilità e creatività. Vi sono corsi di formazione specifici che insegnano l’arte dell’ingegneria del prompt, riflettendo la sua crescente importanza nel campo.
La creatività necessaria nel creare il prompt perfetto può essere coinvolgente quanto la scrittura tradizionale, e alcuni utenti hanno persino vinto competizioni con prompt ben congegnati.
Piattaforme come Upwork e Freelancer hanno iniziato a offrire opportunità di lavoro per gli ingegneri del prompt, riflettendo una nicchia professionale in crescita in questo panorama in rapida evoluzione.
In un mondo in cui l’IA continua a spingere i confini della creatività, l’interazione dinamica tra uomo e macchina sta evolvendo, e l’emergere di modelli come ChatGPT e Bard sta ridefinendo la scrittura e altri campi creativi.
L’opera letteraria potrebbe spostarsi verso la creazione di prompt poetici e artistici, ridefinendo un’intelligenza simbiotica macchina-uomo nell’era digitale.
Questa fusione di intelligenza umana e macchinica potrebbe persino portare a forme completamente nuove di espressione artistica.
A detta dello stesso ChatGPT, la prima opera letteraria frutto di una collaborazione tra IA (ChatGPT) ed essere umano (Deborah Bless) è il romanzo The Love Envoy. Ma il mercato è in continua crescita.
Quali sono le prospettive di questa “collaborazione” uomo-macchina?
L’arte di creare prompt potrebbe diventare una forma rispettata di espressione artistica a sé. Tanto che, per distinguere gli “scrittori tradizionali” dalle nuove figure, si potrebbe utilizzare il termine di “prompt artist”. E un domani le “promptstar” potrebbero diventare nuove icone famose, osannate e ricercate dai fan.
Mentre i confini tra creatore e strumento si sfumano, il percorso in continua evoluzione della creatività macchinica è tutt’altro che finito. Il futuro promette possibilità ed emozioni interessanti.
L’integrazione della creatività artificiale e umana presenta una frontiera che potrebbe rimodellare la nostra comprensione dell’arte e dell’innovazione, guidandoci in territori inesplorati di espressione e connessione.