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08 Apr 2020

Coronavirus e Fake news: non lasciatevi contagiare

Monica Marelli

Monica Marelli
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Le bufale che girano in rete relative al Coronavirus sono tantissime: alcune sono fatte così bene (come quella in cui si affermava che i farmaci contro la pressione alta indebolivano l’organismo nei confronti del virus) che alle volte è difficile distinguere dove sta la verità perché servono competenze mediche per scoprire la falla. Altre invece e sono palesemente finte ma… l’ansia e l’angoscia che questa situazione sta seminando, purtroppo, offuscano il nostro buon senso.

Controlla le fonti e non condividere

L’unica difesa dal virus delle informazioni false è la non-condivisione. Non condividiamo notizie mediche se non quelle che appaiono sui siti ufficiali delle nostre istituzioni. E lasciamo perdere gli strilli allarmistici: non servono a nulla se non ad aumentare il panico (e non ne abbiamo proprio bisogno!).

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Bufale sul Coronavirus: dall’ibuprofene al caldo

Noi abbiamo radunato 10 notizie false che hanno rimbalzato in tutto il mondo (anche sul cellulare di chi scrive). E voi, quante bufale avete ricevuto?

1)    NON è vero che basta bere un bicchiere d’acqua ogni 15 minuti per uccidere il virus “annidato” nello stomaco.
2)    NON è vero che il virus sopravvive 4 giorni in gola e per sconfiggerlo bisogna bere molta acqua.
3)    NON è vero che basta stare in un ambiente caldo di almeno 27 gradi per uccidere il virus. Forse, dicono gli esperti, il Sole può avere un’azione sterilizzante grazie ai suoi raggi ultravioletti ma la temperatura alla quale ciò accade è ancora da dimostrare.
4)    NON è vero che respirare l’aria calda dell’asciugacapelli puntato in bocca uccide il virus.
5)    NON è vero che quattro giovani sono rimaste vittime del virus dopo aver assunto antinfiammatori, secondo una comunicazione della Cork University. Questi pazienti non esistono e non esiste alcuna comunicazione da parte dell’università.
6)    NON è vero che le emissioni dei forni crematori cinesi erano visibili dallo spazio. Le immagini erano state acquisite all’inizio dell’anno e relative alla bruciatura di una catasta di legno.
7)    NON è vero che imbottirsi di vitamina C previene l’infezione. L’unica difesa è evitare il contatto fra esseri umani.
8)    NON è vero che gli animali domestici sono contagiosi. È vero probabilmente il contrario: che gli uomini infetti possono trasmetterlo a cani e gatti. Ma mancano ancora studi definitivi.
9)    NON è vero che nell’ex Unione sovietica sono stati liberati 500 leoni per tenere la gente in casa.
10)    NON esistono autentici kit domestici acquistabili in rete per verificare se abbiamo contratto o meno il virus.

Monica Marelli
Monica Marelli
Fisica, giornalista freelance e autrice di numerosi libri di divulgazione scientifica. www.monicamarelli.com
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