Si è appena concluso l’appuntamento annuale con le “Officine”, conferenze partecipate organizzate dal nostro gruppo di ricerca Studi sociali su scienza, educazione, comunicazione del CNR-IRPPS con l’obiettivo di far incontrare studiosi e attori sociali – docenti, studenti, decisori pubblici, scienziati, comunicatori scientifici, imprese e associazioni attive sul territorio – su temi strategici dell’educazione e delle politiche educative. Anche quest’anno l’evento si è svolto in forma di “tavoli virtuali”, in collaborazione col Ministero dell’Istruzione e con l’iniziativa Futures of Education dell’UNESCO.
Futuro ed educazione: una riflessione partecipata
Quest’anno il file rouge è stato il tema “futuri per l’educazione e l’europeità”, declinato in diversi approfondimenti tramite 4 tavoli virtuali che si sono svolti il 21, 23, 27 e 28 aprile, trasmessi in streaming sulla pagina Facebook di Officina.
Particolarmente importante è stato il ruolo degli studenti, con i primi 2 tavoli – “Europeaness from outside Europe” e “Ripensare l’educazione al tempo dell’incertezza” interamente composti da rappresentanti di due distinte comunità: lo Studentato Internazionale di Rondine e la Consulta Provinciale degli Studenti di Roma. Il primo gruppo è stato chiamato a riflettere sulle concezioni di Europa da una prospettiva extra-europea. Gli studenti di Rondine, frazione di Arezzo, sono infatti giovani provenienti da Paesi interessati da guerre e conflitti che accettano di “convivere con il proprio nemico”; al tavolo si sono confrontati georgiani, palestinesi, nigeriani, colombiani, azerbaigiani, abcasi. Il gruppo degli studenti della Consulta di Roma ha invece ripreso le riflessioni che aveva già avviato nell’edizione 2020 di Officina, per concretizzarle in proposte concrete sulla scuola del futuro attraverso il metodo LEGO Serious Play.
Risorse educative e stereotipi: come evitare discriminazioni e disinformazione
Gli altri due tavoli hanno stimolato un confronto della comunità scientifica ed educante sui temi “Competenze e multimodalità nelle risorse educative aperte” e “Disuguaglianze e stereotipi nei libri di testo e nelle risorse educative”, entrambi con un’attenzione particolare al tema delle “risorse didattiche aperte”, nell’ottica di una conoscenza che sia bene comune. Nel primo caso il panel ha indagato la relazione tra conoscenze, competenze disciplinari e competenze trasversali e le potenzialità offerte dalla multimodalità per una scuola più inclusiva, a partire dall’analisi di scenari educativi sviluppati dal progetto europeo INtegrated Content and Language via a Unified Digital Environment – INCLUDE. Il tavolo di chiusura ha invece promosso una riflessione sul tema degli stereotipi e delle concezioni implicite veicolati attraverso i libri di testo scolastici, e l’opportunità delle risorse didattiche aperte per evitare discriminazioni, disuguaglianze e disinformazione, con riferimento al progetto europeo Open Learning for All – enhancing digital Open Educational Resources for inclusion against sterotypes – OLA. Il tavolo ha visto la partecipazione dell’onorevole Alessandro Fusacchia, promotore della proposta di legge sulla promozione della diversità e dell’inclusione nei libri scolastici e l’istituzione di un Osservatorio Nazionale, che verrà esaminata a giugno.
Dal sito Officina è possibile accedere alle videoregistrazioni di tutti i tavoli e ai relativi rapporti di sintesi, che sono stati condivisi con il Comitato Internazionale dell’UNESCO e con i progetti europei INCLUDE e OLA, entrambi finanziati dal Programma Erasmus +. Invitiamo chi volesse condividere riflessioni e materiali attinenti a questi temi a contattarci attraverso il sito.