E’ stato ufficialmente pubblicato il rapporto finale della commissione ICHESE sulle possibili cause antropiche dei terremoti in Emilia nel 2012. Il rapporto è ben strutturato e comprende una appendice che sarà molto utile a tutti coloro che vogliono essere informati sulla sismicità indotta.
E’ stato ufficialmente pubblicato il rapporto finale della commissione ICHESE sulle possibili cause antropiche dei terremoti in Emilia nel 2012. Il rapporto è ben strutturato e comprende una appendice che sarà molto utile a tutti coloro che vogliono essere informati sulla sismicità indotta: un aggiornato stato dell’arte sui lavori pubblicati nel mondo circa i casi di sismicità indotta da estrazione/iniezione di fluidi dal/nel sottosuolo, che permette di trovare in un unico documento una importante messe di informazioni. Leggendo il rapporto si trovano poi frasi molto chiare che dovrebbero porre fine a tante leggende urbane, escludendo il fracking e confermando che nel proposto stoccaggio gas di Rivara nessun “esperimento segreto” aveva avuto luogo.
Le conclusioni del rapporto
Si pone poi in evidenza che le attività geotermiche per teleriscaldamento di Ferrara (campo di Casaglia) non hanno generato sismicità indotta o attivata: si tratta di estrazione di fluidi senza stimolazione, con reiniezione a temperatura e pressione poco diverse da quella presente in profondità. Arriviamo alla frase che costituisce il nocciolo della questione: “Lo studio effettuato non ha trovato evidenze che possano associare la sequenza sismica del maggio 2012 in Emilia alle attività operative svolte nei campi di Spilamberto, Recovato, Minerbio e Casaglia, mentre non può essere escluso che le attività effettuate nella Concessione di Mirandola abbiano potuto contribuire a innescare la sequenza“. Molti hanno visto in questa frase un atteggiamento pilatesco, ma la commissione non poteva dire più di quello che ha detto vista la carenza di dati.
Probabilità e non monolitiche certezze
Bisogna anche comprendere che la scienza non è fatta di certezze monolitiche, e tutto quello che la commissione ha visto è stata una correlazione statisticamente significativa. Manca un modello fisico che confermi quanto osservato: come dicono gli inglesi, correlation is not causation, e si possono trovare in rete esempi di ottime correlazioni prive di un nesso di casualità. Non è quindi per incapacità dei ricercatori che si usano espressioni come “non si può escludere” oppure “si può affermare con un buon grado di certezza“. Si tratta di traduzioni in linguaggio comune di espressioni di probabilità che non sempre possono essere formalizzate ma che in ogni caso sarebbero comunque difficili da interpretare. Se la commissione avesse detto “c’è un 1% di probabilità che le scosse siano state attivate da attività umane“, ci sarebbe comunque stato chi si sarebbe dichiarato soddisfatto della dimostrazione che le scosse possono essere attribuite all’uomo, mentre qualcun altro avrebbe detto che poiché al 99% questa probabilità non c’è le scosse sono avvenute per effetti naturali. Il discorso si fa purtroppo ancora più complicato per esaminare casi di sismicità del passato che potrebbe essere stata indotta dall’uomo come gli eventi di Cavriaga, Correggio e Porto San Giorgio: si possono rianalizzare i dati sismologici, ma non avendo a disposizione i dati di produzione e di pressione degli impianti non si potrebbero fare studi soddisfacenti di correlazione. Per chi vuole approfondire, si possono trovare in rete analisi più dettagliate dei risultati del Rapporto ICHESE.