Credo sia lecito affermare che, tra gli artisti contemporanei, si debba al triestino-bolognese Lucio Saffaro (1929-1998) il più straordinario studio pittorico e matematico sui poliedri, riprendendo la tradizione rinascimentale e coniugando una ricerca matematica vera con una pittura di altissimo livello.
Credo sia lecito affermare che, tra gli artisti contemporanei, si debba al triestino-bolognese Lucio Saffaro (1929-1998) il più straordinario studio pittorico e matematico sui poliedri, riprendendo la tradizione rinascimentale e coniugando una ricerca matematica vera con una pittura di altissimo livello. Saffaro pubblicò su riviste matematiche alcuni studi su famiglie di poliedri da lui stesso create, dandone le principali proprietà; ma non cessò mai di dipingere splendidi capolavori che si ispiravano a questi stessi studi.
Un film su Lucio Saffaro
Un archivio Lucio Saffaro è disponibile presso il sito del Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna; la Fondazione Lucio Saffaro ha sede a Bologna a via delle Belle Arti, 19. Recentemente la RAI, la Fondazione Lucio Saffaro, il Comune di Bologna e il Cineca hanno dedicato al pittore triestino bolognese tre filmati (un corto, un medio e un lungometraggio), una presentazione dei suoi poliedri in 3D, una ampia mostra. In onda più volta in Tv, il film di un’ora su Lucio Saffaro è stato girato dal regista televisivo Giosuè Boetto Cohen, con interventi di critici d’arte e di tre matematici, Michele Emmer, Piergiorgio Odifreddi e il sottoscritto: Lucio Saffaro, le forme del pensiero (su RAI 3 e su RAI STORIA, nei mesi di marzo e aprile 2014).
Con la straordinaria opera di questo grande personaggio, gli studi matematico-pittorici del Rinascimento sono tornati a vivere.
[Nell’immagine: Lucio Saffaro, Piccolo Olio, olio su tela, 30 X 40 cm. Collezione privata Bogotà]