Un gruppo di scienziati della North Carolina State University ha scoperto che alcune specie di formiche delle strade di Manhattan hanno sviluppato gusto per il cibo umano e gradiscono molto, per esempio, gli hamburger.
Oggi è la Giornata Mondiale della Salute, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Il tema del 2015 è “il cibo sicuro” e proprio in questi giorni arriva una curiosa notizia che parla di food safety… per le formiche. Un gruppo di scienziati della North Carolina State University ha scoperto che alcune specie di formiche delle strade di Manhattan hanno sviluppato gusto per il cibo umano e gradiscono molto, per esempio, gli hamburger. Il team, guidato da Clint Penick, ha valutato i livelli di isotopi presenti nelle formiche di New York City per conoscere meglio la loro alimentazione. I ricercatori hanno raccolto oltre 100 esemplari, rappresentanti 21 specie di formiche che popolavano marciapiedi, strade e parchi di Manhattan. Gli studiosi, come si legge sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, hanno analizzato il contenuto di particolari isotopi presenti nei loro organismi come il carbonio-13, che è associato con sostanze come frumento e canna da zucchero.
Formiche e hamburger
Il carbonio-13 è associato a ingredienti molto presenti nell’alimentazione umana, che si ritrovano, per esempio, negli hamburger o nei più diffusi cibi processati: le formiche con alti livelli di queston isotopo erano dunque quelle che consumavano molti cibi umani. L’analisi ha rivelato che le più comuni specie di formiche di marciapiede, le Tetramorium Sp. E, avevano i più alti livelli di carbonio-13. In generale, questi livelli erano più elevati nelle formiche che vivevano a più stretto contatto con le persone e, quindi, erano più bassi negli insetti che vivevano per esempio nei parchi. “Il cibo umano costituisce una significativa porzione della dieta delle specie urbane: queste formiche mangiano i nostri rifiuti e questo potrebbe spiegare perché certe specie riescono a formare ampie colonie nelle nostre città” ha concluso Penick.