E’ la prima volta che viene sequenziato il genoma delle giraffe.
Sequenziato per la prima volta il genoma delle giraffe e degli okapi, due membri della famiglia dei Giraffidi. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, fornisce indizi genetici sul modo in cui si è evoluto il corpo e la fisiologia della giraffa e allarga la nostra comprensione dell’evoluzione degli ungulati.
Douglas Cavener, Morris Agaba e colleghi della Pennsylvania State University e dell’African Institute for Science and Technology, Tanzania, hanno sequenziato l’intero genoma di due giraffe femmine Masai (Giraffa camelopardalis tippelskirchi) dalla riserva Masai Mara in Kenya e dello zoo di Nashville negli Stati Uniti ed un okapi maschio (Okapia johnstoni) dal White Oak Holdings, negli Stati Uniti.
La loro analisi ha mostrato che la statura e gli adattamenti cardiovascolari della giraffa si sono probabilmente evoluti in parallelo attraverso i cambiamenti di un piccolo numero di geni. Il confronto del genoma di queste due specie con quello di altri mammiferi ha poi suggerito che lo sviluppo del lungo collo delle giraffe potrebbe essere attribuito a cambiamenti genetici in due serie di proteine, una che controllo l’espressione genica durante lo sviluppo di corpo e arti e un’altra che controlla i fattori di crescita (ossia sostanze che stimolano la crescita cellulare). Dato che molti di questi geni codificanti proteine sono anche noti per regolare lo sviluppo cardiovascolare, la forma del corpo insolita della giraffa ptrebbe avere avuto una co-evoluzione con l’adattamento di un sistema circolatorio che poteva sostenere la fisiologia unica dell’animale. Questa ricerca, oltre a fornire informazioni sulla forma del corpo della giraffa, contribuirà a migliorare gli sforzi per conservare questa specie.