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30 Apr 2018

Pesci abissali, un nuovo video stupisce i biologi

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Sono tra gli animali che più incuriosiscono biologi e appassionati, si nascondono nelle gelide acque delle profondità marine e ciò che si conosce di loro deriva per lo più dallo studio di cadaveri ritrovati nelle reti e campioni conservati nei musei di storia naturale: sono i pesci abissali. Ora un video, girato nel 2016 e pubblicato recentemente nelle pagine del sito di Science, ci mostra un momento di vita di questi strani esseri viventi, così difficili da osservare.

Sono tra gli animali che più incuriosiscono biologi e appassionati, si nascondono nelle gelide acque delle profondità marine e ciò che si conosce di loro deriva per lo più dallo studio di cadaveri ritrovati nelle reti e campioni conservati nei musei di storia naturale: sono i pesci abissali. Ora un video, girato nel 2016 e pubblicato recentemente nelle pagine del sito di Science, ci mostra un momento di vita di questi strani esseri viventi, così difficili da osservare.

 

Un video speciale

 

Il video è stato girato nelle acque delle isole Azzorre, nella parte meridionale dell’isola São Jorge, a 800 metri di profondità. I due esploratori, Kirsten e Joachim Jakobsen, all’interno di un particolare sommergibile, stavano per tornare in superficie dopo 5 ore di osservazione quando qualcosa di strano ha catturato la loro attenzione. La coppia ha quindi deciso di seguire la strana creatura, registrandone i movimenti attraverso un oblò largo 1,4 metri: un’impresa non semplice considerando che l’esemplare in questione, una femmina di pesce abissale, è lungo circa 16 centimetri.

 

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Creature misteriose

 

Le riprese sono state subito inviate a Ted Pietsch, un ricercatore della University of Washington di Seattle, il quale è riuscito a identificare la specie: Caulophryne jordani, un pesce quasi ipnotico grazie ai movimenti lenti e alla presenza di strutture simili a capelli, filamenti e raggi delle pinne, strumenti utili per percepire altri animali, possibili pasti, e catturarli. Un altro aspetto stupefacente è la luminosità di un’appendice a forma di esca che pende davanti alla testa della femmina per poter attrarre prede. In realtà sembra che i filamenti e i raggi emettano luce dalla punta e a intervalli lungo la loro estensione. Secondo Pietsch questa potrebbe essere bioluminescenza, quindi dovrebbe essere prodotta all’interno dell’animale stesso ma, dalle immagini a disposizione, è difficile capire se invece la luce non sia il riflesso dell’illuminazione proveniente dal sommergibile.

 

{youtube}https://www.youtube.com/watch?v=anDIlMVgNwk{/youtube}

 

Vita di coppia dei pesci abissali
 

L’esemplare di femmina di Caulophryne jordani non è solo, c’è un piccolissimo maschio fuso nella sua parte inferiore. Come in altre specie di pesci abissali, si vengono a formare delle coppie permanenti: una volta che il maschio trova una compagna, le si attacca all’interno, fondendosi con i suoi tessuti e nutrendosi attraverso il suo flusso sanguigno. Gli scienziati erano a conoscenza di questa particolare caratteristica riproduttiva grazie allo studio di esemplari morti ma non avevano mai potuto osservare questo comportamento sessuale dal vivo, almeno fino a ora.

 

C’è tanto ancora da scoprire nell’immensità degli oceani e, per farlo, è necessario preservarne la fauna e la flora dall’azione distruttiva dell’inquinamento. Acquistate e leggete “Come possiamo ripulire gli oceani?”, l’articolo di Eleonora Polo pubblicato su Sapere di febbraio 2018, per approfondire questo interessante tema.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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