La popolazione mondiale degli animali si è dimezzata negli ultimi 40 anni. E’ questo il dato allarmante che emerge dal Living Planet Report 2014 rapporto biennale preparato dalla Zoological Society of London e dal Wwf.
La popolazione mondiale degli animali si è dimezzata negli ultimi 40 anni. E’ questo il dato allarmante che emerge dal Living Planet Report 2014 rapporto biennale preparato dalla Zoological Society of London e dal Wwf.
Si tratta di uno scenario più grave di quanto si pensasse e che dimostra un peggioramento della situazione per pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili. Rispetto all’ultimo rapporto diffuso, che si riferiva a dati raccolti tra il 1970 e il 2008, la popolazione mondiale delle 3169 specie analizzate (per un totale di circa 15mila animali) è infatti passata da un calo del 28 per cento a uno del 52 per cento. Il nuovo rapporto riguarda la scomparsa degli animali a causa dell’inquinamento e della distruzione del loro habitat e copre il periodo compreso tra il 1970 e il 2010. A corredo del report, è sorto poi il Living Planet Index, una novità rispetto agli scorsi anni, che rende conto dello stato di salute delle 45 mila specie conosciute di vertebrati.
Guadando un po’ più da vicino i numeri, le specie che sono in peggiori condizioni sono gli elefanti africani, con un tasso di nascite minore di quello dei decessi causati dal bracconaggio, i rettili europei, che hanno ormai quasi completamente perso il proprio habitat e, infine, le tartarughe marine, che hanno visto una riduzione dell’80 per cento nella loro popolazione. Per quanto riguarda l’ambiente, l’habitat più rischio è risultato essere quello intorno ai corsi d’acqua.