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21 Set 2015

In arrivo la “pelle” dell’invisibilità?

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Un gruppo internazionale di scienziati ha annunciato un passo avanti verso la tecnologia dell’invisibilità. In particolare, verso una pelle sottilissima in grado di avvolgere un corpo nascondendolo alla vista.

Un gruppo internazionale di scienziati ha annunciato un passo avanti verso la tecnologia dell’invisibilità. In particolare, verso una pelle sottilissima in grado di avvolgere un corpo nascondendolo alla vista.
Come si legge sulla rivista Science si tratta del primo successo registrato nel tentativo di nascondere un oggetto tridimensionale dalla forma qualsiasi. Sfortunatamente, però, si tratta di un successo che per il momento resta ancora sulla carta, dato che il potenziale di questa tecnologia è stato dimostrato solo teoricamente e per dimensioni molto piccole. Gli scienziati hanno però annunciato che prossimamente potrebbero ottenere risultati tangibili come, per esempio, rendere qualche microbo invisibile.

 

Come funziona?

Il materiale creato dal gruppo coordinato da Xiang Zhang, dell’Università della California di Berkeley è sottilissimo (è spesso 80 nanometri) e aderisce perfettamente all’oggetto attorno a cui si avvolge. Grazie a piccolissime antenne d’oro poste lungo tutta la sua superficie, riesce a respingere la luce, rendendo quindi completamente invisibile l’oggetto. I primi risultati concreti si sono ottenuti su un oggetto grande più o meno come una coppia di cellule, ma è la prima volta che una tecnica del genere si dimostra in grado di respingere la luce e non, per esempio, solo le micro-onde.

 

I progressi

Rispetto al passato, i progressi compiuti con questa nuova tecnologia sono notevoli. Oltre al già citato passaggio dall’invisibilità a onde di una determinata lunghezza a quella rispetto alla luce, i mantelli dell’invisibilità sviluppati finora erano sempre stati poco maneggevoli, incapaci di avvolgere un oggetto tridimensionale. In questo caso, invece, il materiale aderisce perfettamente e ci sono ottime prospettive per una futura applicazione a dimensioni sempre superiori.

 

[Immagine: credit Xiang Zhang group, Berkeley Lab/UC Berkeley]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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