La stampante 3D più grande del mondo è italiana. Si chiama BigDelta ed è opera del gruppo WASP (World’s Advanced Saving Project).
La stampante 3D più grande del mondo è italiana. Si chiama BigDelta ed è opera dell’azienda ravennate WASP (World’s Advanced Saving Project). La struttura è alta 12 metri, ha un diametro di sei metri e può realizzare case in argilla con un dispendio economico minimo. La megastampante consuma molto poco, solo 100 watt, e potrebbe essere utilizzata per costruzioni povere e in tempi rapidi, per esempio sfruttando il fango che spesso abbonda in aree particolarmente disagiate. In quelle regioni colpite da calamità naturali, per esempio, c’è spesso necessità di ricostruire abitazioni per sfollati in tempi record e questo tipo di struttura potrebbe trovare proprio lì un largo e fruttuoso impiego.
In generale, stime internazionali prevedono entro il 2030 una rapida crescita della richiesta di alloggi a prezzi accessibili e adeguati per oltre 4 miliardi di persone con un reddito annuo sotto i 3000 dollari. Per soddisfare questa domanda le Nazioni Unite stimano che per i prossimi 15 anni ci sarà un fabbisogno giornaliero di 100.000 unità abitative.
Le ultime analisi di mercato per quanto riguarda la stampa 3D parlano di una crescita fino al 40 per cento entro la fine del 2015: questo tipo di tecnologia sta guadagnando terreno in diversi settori che vanno dalla stampa delle cover per cellulari alla ricostruzione degli organi umani. Insieme ai settori applicativi consolidati, come per esempio quello automobilistico e aerospaziale, la produzione dei beni di consumo e le applicazioni sanitarie stanno offrendo un ambito di applicazione immenso per questa tecnologia.