Nell’articolo precedente ho detto che la fotografia parte da uno scatto in cui le alte luci non siano sovraesposte, poi si esegue al computer la post produzione del raw per ottenere l’immagine definitiva. Questo è un concetto importantissimo e bisogna comprenderlo bene.
Effetti differenti
Il nostro occhio è molto diverso dalla fotocamera per svariati aspetti, uno di questi è la “gamma dinamica”. Vediamo di che si tratta.
L’occhio umano ha una gamma dinamica molto estesa, ovvero in una scena all’aperto può leggere sia luci molto intense che ombre scure, come accade nelle mattine soleggiate. Il sensore della fotocamera, invece, ha una gamma dinamica inferiore e non è in grado di registrare correttamente una scena ad “alto contrasto”. La gamma dinamica dei monitor è ulteriormente più bassa, ancor di più quella delle stampe.
Se regolassimo l’esposizione sulle alte luci, otterremmo ombre troppo scure. In alternativa potremmo regolare l’esposizione sulle ombre, ma le luci verrebbero “bruciate”. In scene ad alto contrasto, quando esponiamo sulle ombre si verifica il “clipping” delle alte luci, in gergo diciamo che si “bruciano”. Il problema è che il clipping non è recuperabile in post produzione.
Se osservate le due foto, regolando l’esposizione sul muro in ombra, noterete che la lamiera posta sul tetto e il marciapiede risultano sovraesposti.
Il tentativo di recuperare quelle zone in fase di sviluppo porta a risultati pessimi perché risultano grigie e prive di dettaglio. Il risultato ottimale si ottiene partendo da un’esposizione che non bruci le alte luci, ovviamente le ombre saranno scure.
In post produzione si “recuperano le ombre”.
Questa che abbiamo analizzato è una scena ad alto contrasto. Tuttavia, le ombre non erano scurissime, quelle zone erano pur sempre all’aperto, questo ne ha reso possibile il recupero. Ci sono scene in cui il contrasto è maggiore e ciò che è stato fatto per questo scatto non è attuabile. In quei casi si ricorre a una tecnica che prevede la fusione di più scatti a diverse esposizioni, detta HDR (High Dynamic Range).
Il concetto che deve passare è che, se vogliamo fare buone fotografie dal punto di vista tecnico, non basta una buona fotocamera, bisogna eseguire la post produzione.
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