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21 Ott 2019

L’equipaggiamento di un guerriero

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
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Fino a ora, parlandovi di siti archeologici, avrete notato che si tratta sempre di resti di cimiteri, abitazioni o discariche. Nel nord-est della Germania, dal 2008, gli studiosi hanno trovato tracce di qualcosa di diverso: un campo di battaglia, ricoperto dai sedimenti del fiume Tollense, risalente all’Età del Bronzo (3.300 anni fa). Questo scavo, però, continua a stupire: in un articolo pubblicato negli scorsi giorni su Antiquity, è descritto il ritrovamento dell’equipaggiamento di uno dei guerrieri caduti in quell’antico scontro, probabilmente scampato al saccheggio.

Fino a ora, parlandovi di siti archeologici, avrete notato che si tratta sempre di resti di cimiteri, abitazioni o discariche. Nel nord-est della Germania, dal 2008, gli studiosi hanno trovato tracce di qualcosa di diverso: un campo di battaglia, ricoperto dai sedimenti del fiume Tollense, risalente all’Età del Bronzo (3.300 anni fa). Questo scavo, però, continua a stupire: in un articolo pubblicato negli scorsi giorni su Antiquity, è descritto il ritrovamento dell’equipaggiamento di uno dei guerrieri caduti in quell’antico scontro, probabilmente scampato al saccheggio.

 

Gli uomini combattevano già più di 3.000 anni fa? Ebbene sì, e lo dimostrano prima di tutto le ossa ritrovate nella valle del Tollense: 12.000 frammenti che hanno permesso di identificare più di 140 individui. Molti di questi pezzi non giacevano nella corretta posizione anatomica, probabilmente perché spostati dal movimento dell’acqua del fiume dopo la decomposizione dei corpi. A chi appartenevano questi scheletri? La maggior parte era di giovani uomini in buone condizioni fisiche ma presentavano tracce di traumi dovuti a colpi di armi – probabilmente procurate durante il scontro – o di lesioni rimarginate, segno che questi uomini erano stati preparati ed erano abituati a combattere. L’analisi del DNA antico e degli isotopi, inoltre, ha indicato che la composizione del gruppo era eterogenea, con “soldati” provenienti da altre aree. Si trattava dunque di un conflitto che aveva coinvolto l’Europa centrale su scala regionale e non locale. In quale misura? Da quanto lontano provenivano i “nemici”?

 

Equipaggiamento Guerriero Preistorico

 

Oggetti ritrovati da un sommozzatore tra gli strati sommersi del fiume Tollense, probabilmente il contenuto della borsa di un guerriero morto 3.300 anni fa nella battaglia. Credits: Volker Minkus

 

Nuovi indizi per rispondere a questa domanda sono stati raccolti grazie al ritrovamento di un set di manufatti conservato tra gli strati del letto del fiume Tollense e recuperato dai sommozzatori. C’erano un porta cintura decorato, 3 spille, punte di frecce ma anche 31 oggetti ben impacchettati insieme: probabilmente erano racchiusi in un contenitore di legno o di stoffa che si è decomposto con il trascorrere dei secoli e comprendevano uno strumento in bronzo con il manico in legno di betulla, un coltello, uno scalpello e dei frammenti di bronzo. La datazione mediante radiocarbonio ha dimostrato che questi oggetti sono effettivamente provenienti dallo strato che contiene le informazioni sulla battaglia preistorica ed erano probabilmente l’equipaggiamento di uno dei guerrieri morti nello scontro. Proprio questi oggetti sono risultati simili a quelli ritrovati in sepolture della regione meridionale dell’Europa centrale dell’Età del Bronzo. È confermata, quindi, la dimensione regionale del conflitto, il quale andrebbe letto nel quadro dello sviluppo sociale ed economico che il centro Europa stava vivendo nel XIII secolo avanti Cristo. Ci sarebbe da chiedersi se noi esseri umani siamo mai riusciti, nella nostra “breve” storia sulla Terra, a vivere in pace.

 

Immagine di copertina: i resti della battaglia dell’Età del Bronzo avvenuta nella valle del Tollense, in Germania. Credits: Stefan Sauer

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
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