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14 Dic 2015

La donna che visse due volte: la Gioconda e nuove tecniche diagnostiche

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
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Non potevo ignorare la notizia della scorsa settimana riguardante alcuni studi effettuati sulla celebre Gioconda (o Monna Lisa): sembra infatti che dietro l’enigmatica donna che i numerosissimi visitatori del Museo del Louvre ammirano e fotografano si nasconda un altro soggetto femminile. A prescindere dalle riflessioni legate alla storia dell’arte, ho trovato curioso come i ricercatori non si fossero accorti prima delle opere nascoste dietro lo strato visibile. Da cosa è scaturita questa nuova rivelazione?

 

Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Fonte: C2RMF retouched” di C2RMF: Galerie de tableaux en très haute définition: image page – Cropped and relevelled from File: Mona Lisa, by Leonardo da Vinci, from C2RMF.jpg. Originally C2RMF: Galerie de tableaux en très haute définition: image page. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons

Non potevo ignorare la notizia della scorsa settimana riguardante alcuni studi effettuati sulla celebre Gioconda (o Monna Lisa): sembra che dietro l’enigmatica donna che i numerosissimi visitatori del Museo del Louvre ammirano e fotografano, si nasconda un altro soggetto femminile. A prescindere dalle riflessioni legate alla storia dell’arte, ho trovato curioso come i ricercatori non si fossero accorti prima delle opere nascoste dietro lo strato visibile. Da cosa è scaturita questa nuova rivelazione?

 

Avevamo già parlato di tecniche analitiche capaci di andare oltre lo strato pittorico esposto ma, effettivamente, in questo caso ci troviamo davanti a qualcosa di diverso, un nuovo metodo: su tutti i giornali è stato indicato come LAM – Layer Amplification Method – ed è un innovativo metodo multispettrale, ossia indaga più lunghezze d’onda riflesse dall’opera oggetto di studio.

 


DIGITIZATION  OF MONA LISA 240MEG.PIXELS di LUMIERE-TECHNOLOGY

 

Fonte: http://www.lumiere-technology.com . Il video spiega la tecnica multispettrale adoperata per lo studio sulla Gioconda di Leonardo Da Vinci

 

Il dipinto è illuminato con un particolare sistema dinamico e la luce riflessa, la quale attraversa in sequenza 13 filtri che vanno dall’ultravioletto all’infrarosso, è registrata da una telecamera avente una risoluzione di ben 240 milioni di pixel. Gli scienziati ottengono così una misura di riflettanza – la porzione di luce incidente che una data superficie è in grado di riflettere – per pixel e, grazie all’elaborazione di tutti i dati a disposizione, è possibile “sfogliare l’opera come una cipolla”, proprio come ha affermato l’ideatore di questa tecnica, il francese Pascal Cotte, fondatore della Lumiere Technology.

 

Una donna diversa che pone nuovi interrogativi a critici e storici dell’arte di tutto il mondo. La Gioconda non smette di stupirci e di presentarci nuovi misteri da svelare.

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
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