Skip to main content

27 Giu 2016

Sotto osservazione. Pompei, la Villa dei Misteri e la nuova campagna di monitoraggio

Alessia Colaianni

Alessia Colaianni
Leggi gli altri articoli

Home Rubriche Scienza e beni culturali

Era il 2012 quando una pesante trave di legno crollò all’interno della Villa dei Misteri, a Pompei. L’incidente avvenne nella notte e non vi furono feriti ma questo fu l’ennesimo di una serie di cedimenti che avevano interessato l’area archeologica. Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era necessario visitare il malato, capire la patologia e tenerlo sotto osservazione per poterne garantire lo stato di salute. L’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile –  si è occupata proprio di questo, effettuando nei mesi scorsi la seconda campagna di monitoraggio sulle strutture che da circa 50 anni proteggono la domus romana.

 

Immagine della trave distaccatasi nel 2012 nella Villa dei Misteri, a Pompei Fonte: tg24.sky.it

 

Era il 2012 quando una pesante trave di legno crollò all’interno della Villa dei Misteri, a Pompei. L’incidente avvenne nella notte e non vi furono feriti ma questo fu l’ennesimo di una serie di cedimenti che avevano interessato l’area archeologica. Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era necessario visitare il malato, capire la patologia e tenerlo sotto osservazione per poterne garantire lo stato di salute. L’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – si è occupata proprio di questo, effettuando nei mesi scorsi la seconda campagna di monitoraggio sulle strutture che da circa 50 anni proteggono la domus romana.

 

affresco villadeimisteri pompei

Un particolare degli affreschi della Villa dei Misteri. Fonte: www.beniculturali.it

 

L’eco mediatica riguardante il crollo della trave è sicuramente legata al luogo interessato: gli scavi archeologici di Pompei, celebri in tutto il mondo. Antica città romana, venne seppellita da uno strato di ceneri e lapilli dovuto all’eruzione esplosiva del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C. . Di questa tragedia abbiamo la testimonianza scritta di Plinio il Giovane, in una sua lettera in cui racconta della morte dello zio, Plinio il Vecchio, l’autore della Naturalis Historia, che tentava di soccorrere i pompeiani. Un inferno che coinvolse anche Stabia ed Ercolano e che congelò gli abitanti in gusci di polveri roventi, in quelli che furono gli ultimi attimi della loro esistenza.

 

La Villa dei Misteri è una delle strutture simbolo di Pompei, grazie anche al meraviglioso ciclo di affreschi che raffigura scene rituali – ecco spiegato il nome del complesso architettonico – dominate dal celebre colore rosso. Il suo stato di salute è stato controllato in due campagne di monitoraggio, la prima svolta nel 2013, la seconda negli scorsi mesi. Sotto osservazione sono le coperture in cemento armato, legno e acciaio costruite negli anni ’70 a protezione della Villa. Fu proprio una delle travi di queste costruzioni a cedere nell’incidente del 2012.

 

villaPompei analisidiagnostiche enea

Analisi diagnostiche nella Villa dei Misteri. Fonte: www.enea.it

 

Quali sono i punti critici analizzati? Quali le metodologie diagnostiche impiegate? Sono state esaminate le caratteristiche dei materiali utilizzati, la protezione dalle acque piovane e le continue vibrazioni dovute alla sismicità della zona e alla vicinanza della linea ferroviaria. I ricercatori dell’ENEA, già nel 2013, avevano messo in campo droni che avevano fornito immagini ad alta definizione da integrare con lo studio del suolo e delle strutture stesse. Ora gli strumenti sono termoigrometri per misurare il livello di umidità, resistograph in grado di mostrare la presenza di lesioni interne ai materiali (e quindi le debolezze sulle quali concentrare l’attenzione) e sclerometri, per rilevare il grado di durezza del legno.

 

Dopo queste campagne di monitoraggio cosa succederà? Quale sarà la cura? L’obiettivo primario è sicuramente la messa in sicurezza e la conservazione ma un secondo e interessante traguardo sarà la realizzazione di un vero e proprio modello di monitoraggio e diagnosi applicabile ad altre domus aventi tipologie di copertura simili. Un po’ come trovare protocolli di prevenzione e terapie per pazienti affetti da una stessa patologia.

 

Una nota pubblicità recita “Prevenire è meglio che curare”. Valido per le persone come per i beni culturali.

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Giornalista pubblicista, si è laureata in Scienza e Tecnologia per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali e ha un dottorato in Geomorfologia e Dinamica Ambientale. Divulga in tutte le forme possibili e, quando può, insegna.
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729