Skip to main content

24 Mar 2020

Citizen Science: come aiutare la scienza in questi giorni di #IoRestoACasa

Patrizia Caraveo

Patrizia Caraveo
Leggi gli altri articoli

Home Rubriche Astronomia e spazio

Dopo avere applaudito allo sforzo del personale sanitario e dopo avere cantato e suonato per sentirci meno isolati, è il momento di usare i balconi per fare un po’ di scienza distribuita. Il CNR e l’INAF vi invitano a contribuire alla misura della qualità del cielo sopra le vostre teste, meglio, sopra i vostri balconi.

Dopo avere applaudito allo sforzo del personale sanitario e dopo avere cantato e suonato per sentirci meno isolati, è il momento di usare i balconi per fare un po’ di scienza distribuita. Il CNR e l’INAF vi invitano a contribuire alla misura della qualità del cielo sopra le vostre teste, meglio, sopra i vostri balconi.

Il progetto Galaxy Zoo

Chiedere il contributo di tutti i cittadini volonterosi per affrontare un problema è un approccio abbastanza recente che va sotto il nome di Citizen Science. Tutto è nato nel 2007 quando è partito il progetto Galaxy Zoo, il primo esperimento che chiedeva a volontari di contribuire via web alla classificazione delle galassie. Il successo è stato tanto inatteso quanto immediato e ha fatto capire come il contributo volontario dei non addetti ai lavori possa essere importante per affrontare i grandi numeri che spesso caratterizzano gli studi di statistica in astronomia. Galaxy Zoo ha aperto la strada a una vasta scelta di attività in tutti i campi del sapere che possono essere fatte da cittadini volonterosi ai quali non è richiesta nessuna particolare conoscenza o esperienza pregressa. Basta un computer con una ragionevole connessione, un po’ di tempo da dedicare e tanta buona volontà.
Chi volesse dare il suo contributo in questi giorni di #IoRestoACasa dia un’occhiata all’impressionante lista di progetti che trova in https://www.zooniverse.org/projects

diavoletto

 

Luna nuova: un progetto per il 24 e 25 marzo

Una volta spiegato cosa sia la Citizen Science, veniamo al progetto che viene proposto per stasera 24 marzo sfruttando la Luna nuova. Gli astronomi chiamano così la notte nella quale la Luna non si vede affatto in cielo perché, nel descrivere la sua orbita, si trova tra il Sole e la Terra. In altre parole, la Luna è dalla parte del Sole, sorge e tramonta di giorno. Inoltre, mentre la faccia nascosta della Luna viene illuminata nella sua interezza (quindi è sbagliato chiamarla the dark side of the Moon), la faccia sempre rivolta verso la Terra è completamente oscura.
Senza la Luna a illuminare la notte, il cielo è privo di qualsiasi sorgente di luce naturale, quindi, in assenza di altre fonti di illuminazione, dovrebbe essere buio.
Ovviamente non è così perché la nostra civiltà è molto illuminata e, nell’ansia di rischiarare la notte, spreca moltissima energia inviandola verso l’alto piuttosto che verso il suolo, dove effettivamente serve. È questa l’origine dell’inquinamento luminoso, un effetto indesiderato della nostra civiltà che, purtroppo, illumina il cielo e spegne le stelle.
Stasera, 24 marzo (e poi domani 25 marzo), è il momento migliore per misurare la buiezza del cielo partecipando all’esperimento scienza sul balcone ideato da Alessandro Farini, ricercatore dell’Istituto nazionale di ottica del CNR, Luca Perri, astrofisico, divulgatore e smontatore di bufale, e Luca Balletti, matematico e divulgatore scientifico.
Dopo avere scaricato la APP gratuita segnalata nel sito https://sites.google.com/view/scienzasulbalcone bisogna leggere  le istruzioni e uscire sul balcone alle 21 puntando lo smartphone verso il cielo per poi riportare il numero ottenuto, insieme al nome della località dove ci troviamo, nel sito. Più misurazioni ci saranno meglio si potrà misurare la qualità del nostro cielo.
Contiamo su tutti voi!

Patrizia Caraveo
Patrizia Caraveo
È Dirigente di Ricerca all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Dal 1997 è Professore a contratto dell’Università di Pavia, dove tiene il corso di Introduzione all’Astronomia. Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica. Come membro delle collaborazioni Swift, Fermi e Agile ho condiviso per tre volte con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli stereotipi. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Per Dedalo ha pubblicato Il cielo è di tutti (2020).
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729