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17 Ott 2024

Presentata a Milano la tuta lunare

Patrizia Caraveo

Patrizia Caraveo
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Dal 14 al 18 ottobre Milano è stata la capitale dello spazio perché ha ospitato l’International Astronautical Congress (IAC), che ha riunito quasi 12 000 addetti ai lavori.

 

La collaborazione tra Axiom e Prada

Nell’enorme area espositiva del centro congressi MICO, affollata dagli stand di industrie e agenzie spaziali, a metà settimana è comparsa una grande teca con una novità targata Axiom. La ditta, che nel 2022 ha ricevuto dalla NASA il contratto di 228 milioni di dollari per sviluppare tute di nuova generazione da far indossare agli astronauti in occasione del ritorno sulla Luna, ha scelto il congresso di Milano per presentare la nuova tuta lunare che ha realizzato in collaborazione con Prada.

Da un paio d’anni, infatti, Axiom ha iniziato a lavorare con il brand di moda allo sviluppo di materiali innovativi che rendano le tute per l’attività extraveicolare (cioè quelle da usare all’esterno) più confortevoli da indossare. La NASA, informata dell’inedita collaborazione, non ha sollevato obiezioni, anzi sembra che l’agenzia fosse aperta a nuove idee, nella speranza che un approccio olistico potesse produrre una tuta migliore.

 

Scopriamo le caratteristiche della tuta lunare

A prima vista, la tuta Axiom Prada è più simile a quelle delle storiche missioni Apollo che alle tute hollywoodiane sviluppate da SpaceX, delle quali si è molto parlato in occasione della prima uscita nello spazio fatta da privati. Tuttavia sappiamo che le differenze tra le tute Apollo e quelle Axiom Prada sono tante.

I tessuti compositi di Prada sono stati usati per parti del busto, delle maniche e dei pantaloni, rendendo la tuta più leggera e flessibile, caratteristiche sempre apprezzate nel mondo spaziale. «La nostra azienda è molto più di semplice moda» ha detto Lorenzo Bertelli, direttore marketing del gruppo Prada, il quale ha aggiunto che l’interesse dell’azienda per i materiali compositi risale agli anni ’90, con Luna Rossa.

L’esperienza di Prada ha permesso di utilizzare tecnologie avanzate e metodi di cucitura innovativi per colmare il divario tra la funzionalità e l’estetica. Così è stato realizzato uno strato esterno bianco dal look accattivante, capace di offrire agli astronauti un maggiore livello di comfort grazie alle caratteristiche dei materiali utilizzati. Sul bianco della tuta risaltano inserti rossi, che forse sono un tocco di design Prada. Dato che la tuta deve proteggere gli astronauti ma, allo stesso tempo, permettere loro di muoversi, fondamentali sono gli inserti grigi in corrispondenza di spalle, gomiti, ginocchia e inguine, studiati proprio per facilitare i movimenti e vestire comodamente Prada sulla Luna.

Patrizia Caraveo
Patrizia Caraveo
È Dirigente di Ricerca all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Dal 1997 è Professore a contratto dell’Università di Pavia, dove tiene il corso di Introduzione all’Astronomia. Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica. Come membro delle collaborazioni Swift, Fermi e Agile ho condiviso per tre volte con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli stereotipi. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Per Dedalo ha pubblicato Il cielo è di tutti (2020).
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