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06 Feb 2024

SLIM: un allunaggio “a testa in giù”

Patrizia Caraveo

Patrizia Caraveo
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Mentre la lista delle nazioni che sono riuscite a realizzare un allunaggio morbido si è allungata con l’aggiunta del Giappone il 20 gennaio scorso, scopriamo che è ancora possibile realizzare delle prime lunari. La missione SLIM (Smart Lander for Investigating Moon) della JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, ne può reclamare almeno due; da un lato può vantare un allunaggio precisissimo essendosi posata ad appena 50 metri dal punto previsto, dall’altro è la prima sonda ad aver toccato dolcemente il suolo lunare a testa in giù, come dimostra la foto scattata da uno dei due piccoli rover che si sono staccati prima che toccasse il suolo.

Cosa è successo?

L’allunaggio “scomposto” ha impedito ai pannelli solari di essere alla giusta angolazione per ricevere i raggi solari e la sonda, senza energia, è stata messa in ibernazione. Si sperava che il percorso del Sole durante il giorno lunare (che dura due settimane) sarebbe arrivato a illuminare i pannelli, permettendo la riaccensione della sonda, cosa che è regolarmente successa il 28 gennaio. La sonda morta e resuscitata è un’altra prima lunare dal momento che, in generale, le sonde spente non sopravvivono al gelo della notte lunare.

Per SLIM è stato diverso anche perché era in pieno giorno in condizioni di temperatura meno estreme; vedremo se, tramontato il Sole, sopravvivrà alla lunga notte lunare (iniziata il 31 gennaio). Rimane vero che, mentre l’allunaggio di precisione era uno dei punti chiave della missione, che si doveva posare a meno di 100 metri dal punto prestabilito, le altre due prime volte sono venute per caso.

Sembra che l’allunaggio a testa in giù sia da imputare al malfunzionamento di uno dei motori che dovevano essere accesi per la frenata prima dell’allunaggio che, secondo i piani, avrebbe dovuto portare la sonda a posarsi su un fianco per seguire la pendenza di circa 15° del luogo dell’allunaggio vicino al cratere Shioli.

Ovviamente, essere a testa in giù limita la qualità delle inquadrature del paesaggio lunare realizzabili da SLIM, ma la JAXA è più che soddisfatta della sua prima missione di allunaggio preciso.

 

In copertina: SLIM a testa in giù fotografato dal piccolo robot Sora-Q (credit JAXA).

 

Patrizia Caraveo
Patrizia Caraveo
È Dirigente di Ricerca all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Dal 1997 è Professore a contratto dell’Università di Pavia, dove tiene il corso di Introduzione all’Astronomia. Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica. Come membro delle collaborazioni Swift, Fermi e Agile ho condiviso per tre volte con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli stereotipi. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Per Dedalo ha pubblicato Il cielo è di tutti (2020).
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